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Gb: figlia di Capitan Tom si è arricchita con finta beneficenza

epa08985055 The family of Captain Sir Tom Moore (L-R), daughter Hannah, grandson Benji, granddaughter Georgia and son-in-law Colin Ingram participate in a doorstep clap in his memory near their home near Milton Keynes, Britain, 03 February, 2021. According to Moore's family, 100-year old Tom Moore, who raised about 33 million British pounds (almost 37 million euros) for Britain's National Health Service (NHS) died 02 February 2021. Moore was taken to a hospital 31 January 2021 after testing positive for Covid-19 and having problems with breathing. EPA/NEIL HALL
epa08985055 The family of Captain Sir Tom Moore (L-R), daughter Hannah, grandson Benji, granddaughter Georgia and son-in-law Colin Ingram participate in a doorstep clap in his memory near their home near Milton Keynes, Britain, 03 February, 2021. According to Moore's family, 100-year old Tom Moore, who raised about 33 million British pounds (almost 37 million euros) for Britain's National Health Service (NHS) died 02 February 2021. Moore was taken to a hospital 31 January 2021 after testing positive for Covid-19 and having problems with breathing. EPA/NEIL HALL
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LONDRA, 21 NOV - La figlia di sir Tom Moore, il defunto reduce di guerra (noto come Captain Tom) sepolto centenario nel 2021 con tutti gli onori dopo aver promosso nel Regno Unito con incredibile energia una raccolta di donazioni popolari da record al servizio sanitario pubblico (Nhs) nei primi tempi della pandemia da Covid, si è arricchita approfittando della fondazione benefica dedicata al padre. E' quanto emerge dai risultati dell'inchiesta condotta dalla Charity Commission, che ha riscontrato come la donna, Hannah Ingram-Moore, e il marito Colin, abbiano portato avanti una condotta scorretta "grave e ripetuta" nella gestione dell'organizzazione no profit. In questo modo la famiglia ha danneggiato la fiducia del pubblico negli enti di beneficenza rifiutandosi di utilizzare per dare impulso alla fondazione, come invece era stato promesso, una parte degli 1,5 milioni di sterline ricevuti dal contratto per i tre libri a firma del reduce, inclusa la sua autobiografia bestseller intitolata 'Tomorrow Will Be A Good Day'. La commissione ha concluso, tuttavia, che le azioni dei familiari di sir Tom non rappresentano un comportamento perseguibile penalmente e non ha quindi trasmesso i risultati dell'inchiesta alla polizia. Un anno fa la stessa Ingram-Moore aveva ammesso durante un'intervista con Piers Morgan su TalkTv di aver tenuto per se' i proventi dei libri che il padre aveva dato alle stampe prima di morire. Il reduce della Seconda guerra mondiale era stato decorato con il titolo di sir dalla regina Elisabetta in persona pochi mesi prima della morte ed esaltato come un eroe nazionale bipartisan dalla politica del Regno Unito.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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