G20 a Roma, dal multilateralismo come «unica via» alla global tax
«É splendido vedervi tutti qui dopo alcuni anni difficili per la comunità globale. A circa due anni dall'inizio della pandemia, possiamo finalmente guardare al futuro con più ottimismo. Abbiamo affrontato il protezionismo, l'unilateralismo, il nazionalismo. La pandemia ci ha tenuti distanti, e lo ha fatto con tutti i nostri cittadini. Ma non dobbiamo fare errori. Il multilateralismo è la migliore risposta ai problemi che affrontiamo oggi. Per molti versi, è l'unica soluzione possibile». Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel suo intervento di apertura al G20.
In una Roma blindatissima con un'ampia zona rossa nel quartiere Eur, sede della Nuvola e del Media Center, in mattinata il presidente Draghi ha accolto i leader e subito dopo sono state scattate due foto di famiglia, la prima, come da tradizione, con i grandi della terra, la seconda è stata aperta anche a una delegazione di medici e personale sanitario dell'Istituto Spallanzani di Roma e della Croce Rossa Italiana.
Il premier italiano ha avuto nel corso della giornata degli incontri bilaterali a margine dei lavori del summit, con il primo Ministro del Regno Unito Boris Johnson, con il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, con il primo Ministro del Canada, Justin Trudeau, con il presidente della Repubblica Democratica del Congo, Felix Tshisekedi, con il presidente dell'Indonesia, Joko Widodo e con il primo Ministro di Singapore, Lee Hsien Loong.
La lotta alla pandemia
«Dalla pandemia, al cambiamento climatico, a una tassazione giusta ed equa, fare tutto questo da soli, semplicemente - ha ribadito - non è un'opzione possibile. Dobbiamo fare tutto ciò che possiamo per superare le nostre differenze. E dobbiamo riaccendere lo spirito che ci ha portati alla creazione e al rafforzamento di questo consesso. Campagne vaccinali di successo e azioni coordinate da parte dei governi e delle banche centrali hanno permesso la ripresa dell'economia globale. Insieme, stiamo costruendo un nuovo modello economico, e tutto il mondo ne beneficerà. Tuttavia, dobbiamo stare attenti alle sfide che affrontiamo collettivamente».
L'equità, sanitaria e non
Parlando di lotta al Covid-19 e vaccini, tra i temi principali del summit, Draghi ha ricordato che «la pandemia non è finita e ci sono disparità sconvolgenti nella distribuzione globale dei vaccini. Nei Paesi ad alto reddito, oltre il 70% della popolazione ha ricevuto almeno una dose. Nei Paesi più poveri, questa percentuale crolla a circa il 3%. Queste differenze sono moralmente inaccettabili, e minano la ripresa globale. Siamo molto vicini a raggiungere l'obiettivo posto dall'Oms di vaccinare il 40% della popolazione globale entro la fine del 2021. Ora - ha proseguito - dobbiamo fare tutto ciò che possiamo per raggiungere il 70% entro la metà del 2022. Dobbiamo anche continuare a investire in ricerca, eliminare le barriere commerciali che riguardano i vaccini anti Covid-19, e migliorare la prevedibilità nella loro consegna. E dobbiamo rafforzare le catene di approvvigionamento globali, aumentando al contempo la capacità produttiva a livello locale e regionale». «Come Presidenza del G20, l'Italia ha lavorato per promuovere una ripresa più equa. Il Global Health Summit di Roma ha visto Paesi e aziende impegnarsi generosamente per fornire vaccini ai Paesi più poveri: dobbiamo essere sicuri di onorare le promesse», ha sottolineato il premier.
Global minimum tax
Per quanto riguarda la tassa minima globale, il presidente Draghi ha ricordato lo «storico accordo» raggiunto per un sistema più equo ed efficace. «Questi risultati ci ricordano con forza i risultati che possiamo raggiungere insieme. Ci devono incoraggiare ad essere altrettanto ambiziosi in tutte gli ambiti in cui lavoriamo insieme», ha ricordato. Durante la sessione «Economia e Salute Globale» del G20, è stato infatti espresso un ampio e trasversale sostegno all'accordo raggiunto nei lavori del vertice sulla tassazione minima globale. Il sostegno relativo alla tassazione minima globale è stato manifestato esplicitamente dagli Stati Uniti e da Paesi come Brasile, Francia, Corea. Molti Paesi hanno manifestato sostegno all'iniziativa della Presidenza italiana volta ad istituire una Task Force globale per la salute e le finanze, che favorisca in primo luogo una più stretta collaborazione tra questi due mondi.
Pmi e empowerment femminile
Nel corso dell'intervento alla alla sessione «Leaders' Side-Event on Supporting SMEs and women-owned businesses to build forward better», il presidente Draghi ha sottolineato il valore delle Piccole e Medie Imprese. «Le nostre economie prosperano grazie all'ingegno e al duro lavoro dei loro dipendenti e imprenditori. Le PMI creano posti di lavoro, innovano, pagano la loro giusta quota di tasse. Dobbiamo fare tutto il possibile per sostenerle e aiutarle a crescere». E sulla questione dell'empowerment femminile ha ricordato che Le donne imprenditrici sono state tra le più colpite dalla crisi economica. «Hanno dovuto affrontare un accesso più limitato ai prestiti rispetto agli uomini e si sono fatte carico di una quota maggiore di lavoro domestico, in un momento di diffusa chiusura delle scuole. L'Italia ha posto l'empowerment femminile al centro della sua Presidenza del G20. Non ci può essere una ripresa rapida, equa e sostenibile - ha concluso - se ci dimentichiamo di metà del mondo. Insieme, abbiamo intensificato l'impegno del G20 per contrastare la disuguaglianza di genere nel lavoro, promuovere la leadership femminile e rimuovere tutte le barriere alla piena partecipazione delle donne nelle nostre società e nelle nostre economie».
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