Funivia precipitata, cinque famiglie distrutte: le vittime
Cinque famiglie devastate dall'incidente di Stresa: tre residenti in Lombardia, una in Emilia Romagna e una in Calabria. Una delle famiglie lombarde, quella residente a Pavia, era di origini israeliane.
Una delle passeggere aveva mandato poco prima della partenza un ultimo messaggio alla sorella che oggi ha un sapore tragico: «Stiamo salendo in funivia». A scriverlo era stata Roberta Pistolato, che proprio ieri aveva compiuto quaranta anni. Insieme al marito, Angelo Vito Gasparro, risiedevano nel Piacentino ma erano entrambi originari di Bari.
La coppia si trovava in gita al lago Maggiore proprio per festeggiare il compleanno di lei. La famiglia in Puglia però non ha più avuto sue notizie dalle 11, quando la donna ha inviato alla sorella l'ultimo sms: «Stiamo salendo in funivia».
Nell'incidente è morto anche il fidanzato Mohammadreza Shahaisavandi (23 anni), iraniano. Anche lui risultava residente a Diamante, ma viveva a Roma dove studiava. Il ragazzo era andato a trovare la fidanzata a Verbania e insieme erano andati a fare una gita sul Mottarone. Serena aveva compiuto gli anni il 4 maggio.
Scorrendo l'elenco delle vittime c'è poi la famiglia di origini israeliane: Amit Biran, del 1991, residente a Pavia; Tal Peleg, del 1994, anche lei residente a Pavia. Nell'elenco delle vittime c'è anche il figlioletto Tom Biran, nato a Pavia nel 2019. La coppia aveva un altro figlio, di cinque anni, portato d'urgenza all'ospedale di Torino e sopravvissuto allo schianto. La famiglia si era recata ieri mattina nella località del Lago Maggiore per una gita. Con loro c'erano anche i più anziani Barbara Cohen Konisky del 1950 e Itshak Cohen del 1939, nonni materni arrivati da Israele per passare le vacanze con la loro famiglia.
Silvia Malnati, 27 anni, e Alessandro Merlo, di 29, erano due fidanzati di Varese. Silvia era impiegata nel negozio di cosmetica Kiko a Milano. Appassionati di natura, mare e montagna, erano partiti insieme per una gita e avevano scelto la montagna che si erge tra il Lago Maggiore e il Lago d'Orta.
La quinta famiglia è quella di Vittorio Zorloni, del '66, residente a Vedano Olona (Varese). A bordo della funivia c'era anche Elisabetta Personini, nata nel 1983, e il loro piccolo figlio di 5 anni, che è morto dopo essere stato trasportato a Torino.
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