Italia e Estero

Francia, troppo rilassati verso le regole: via le panchine

Il comune francese di Béziers ha annunciato via social network che avrebbe «proceduto a rimuovere le panchine pubbliche»
Anziani su una panchina (simbolica)
Anziani su una panchina (simbolica)
AA

Agli avvertimenti di non sedersi sulle panchine al sole non hanno risposto, neppure con le multe hanno modificato i loro comportamenti: gli incorreggibili abitanti di Béziers, nel Sud della Francia, hanno visto arrivare gli addetti del Comune armati di cacciaviti per svitare e smontare le panchine dei loro giardini. La cittadina governata dal controverso Robert Ménard, ex giornalista e fondatore di Reporters sans Frontières (Rsf), populista passato dall’estrema sinistra all’estrema destra, è andata oltre l’esempio di Biarritz.

In pieno confinamento, la celebre località che si affaccia sul Mediterraneo ha deciso giorni fa di limitare a due minuti la sosta sulle panchine pubbliche. A Béziers, il Comune ha preso atto di «un rilassamento nel rispetto delle regole del confinamento», e ha annunciato via social network che avrebbe «proceduto a rimuovere le panchine pubbliche».

L’annuncio era assortito di foto degli addetti comunali intenti a smontare «les bancs publics». Secondo il quotidiano locale Midi Libre, il numero di multe affibbiate ai cittadini dagli agenti municipali è stato elevatissimo: 1.500 ammende dopo 11mila controlli durante le ore del coprifuoco, un provvedimento operativo che in molti centri del Sud della Francia vige dalle 21 alle 5 del mattino.

Allo stesso quotidiano, il sindaco Ménard spiega senza mezzi termini che «oggi non c’è nessun motivo di mettersi a sedere su una panchina pubblica. Il posto di ognuno di noi è a casa». Lo stesso quotidiano spiega che tre abitanti di Béziers particolarmente disobbedienti - nonché recidivi - sono finiti in cella dopo ben quattro multe consecutive per aver violato il coprifuoco. Rischiano fino a 6 mesi di carcere e 3.700 euro di ammenda.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato