Fontana, «Lombardia in zona rossa: non coerente con i dati»
«Ritengo che l'eventuale classificazione della Regione Lombardia in "zona rossa" a decorrere dal 17 gennaio prossimo non sia stata oggetto di adeguata analisi preliminare». Inizia così la lettera che il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha inviato ieri sera al ministro della Salute Roberto Speranza.
Nella lettera, inviata anche al ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia e al presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, Fontana chiede di «riconsiderare l'adozione dell'Ordinanza di applicazione delle misure di cui alla c.d. zona rossa in quanto tale provvedimento non sarebbe coerente con i dati complessivi aggiornati dell'andamento epidemiologico in Lombardia».
«Infatti - scrive Fontana - tale provvedimento pur basandosi sul monitoraggio dei dati relativi alla settimana dal 4 al 10 gennaio 2021, prende in considerazione come riferimento un RT- sintomi del 30 dicembre scorso, quindi di ben diciassette giorni fa. Tale elemento, così rilevante ai fini della classificazione in zone in base alla disciplina dettata dal DL 33/2020, è pertanto fortemente datato e quindi non più aggiornato all'attuale andamento epidemiologico».
Fontana aggiunge inoltre che nella valutazione «è stato disatteso il parere della Cabina di Regia» e allega alla lettera una nota tecnica preparata dalla Direzione generale Welfare della Lombardia in cui viene sottolineato, tra le altre cose, che «la Lombardia è considerata in zona rossa mentre altre regioni con tassi di incidenza settimanali molto superiori non hanno la stessa classificazione».
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