Italia e Estero

Fondazione, scempio dove è stato ucciso sindaco pescatore

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NAPOLI, 07 GEN - "È con profondo dispiacere e indignazione che mi trovo a denunciare un atto inaccettabile avvenuto nel luogo dove è stato barbaramente ucciso Angelo Vassallo, il sindaco Pescatore. Un luogo che rappresenta per tutti noi un simbolo di memoria, di lotta per la giustizia e di amore per la nostra terra, è stato scempio di un gesto che non solo manca di rispetto, ma oltraggia la sua stessa essenza". A denunciarlo è Dario Vassallo, fratello del sindaco ucciso nonchè presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore. "In quel luogo, due anni fa, una grande frana portò via anche l'ulivo che lì cresceva, simbolo della pace, della resilienza e del legame con il Cilento - spiega - Dopo la tragedia, noi della Fondazione avevamo messo degli striscioni a bandiera per tenere viva la memoria di Angelo e onorare il suo sacrificio. Tuttavia, questi striscioni sono stati rimossi, e al posto dell'ulivo è stato piantato un banano. Questo atto non è solo un'offesa al suo ricordo, ma anche un insulto al nostro patrimonio culturale e umano. Il banano non ha alcun legame con la nostra tradizione e con la terra di Angelo". "Sono state rimosse anche bandiere, fotografie e simboli che ricordano il sacrificio di Angelo - aggiunge - Non sono interessato a sapere chi sia stato. Questo non è un episodio isolato: è il segno di una mentalità che cerca ancora oggi di sminuire e oltraggiare la memoria di Angelo, la cui figura è simbolo di coraggio e impegno civico. Chiediamo alla Procura di Vallo della Lucania di intervenire subito, chiunque sia stato, deve pagare".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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