Focolaio al mare: controlli per 400, in isolamento 7 bresciani
Ci sono anche sette giovanissimi bresciani interessati dal focolaio di coronavirus alla lente delle autorità sanitarie di mezza Italia, scoppiato dopo un soggiorno organizzato per adolescenti in Puglia. Tra i 400 partecipanti alla vacanza, promossa da un tour operator specializzato, si contano al momento 34 casi di positività. I sette ragazzi bresciani sono attualmente tra molti costretti alla quarantena, in quanto contatti diretti di uno fra i coetanei risultati positivi al rientro dalla settimana trascorsa in un campeggio di Manfredonia.
La vicenda ha fatto scattare una vasta operazione di tracciamento che interessa oltre 400 adolescenti di età compresa fra i 16 e i 19 anni di diverse regioni, fra le quali la stessa Puglia, la Campania, il Lazio e la Lombardia. Il ministero della Salute, si apprende, sta lavorando con le regioni per individuare i contatti.
«La Asl di Foggia, allertata dal ministero della Salute, ha immediatamente applicato tutti i protocolli previsti in materia di indagine epidemiologica, tracciamento e isolamento. Ad oggi la situazione è assolutamente sotto controllo» fa sapere la Regione Puglia. Al momento, «sono stati effettuati in tutta Italia circa 400 tamponi, al momento, sono 34 i ragazzi risultati positivi».
L'alert è scattato a fine giugno quando alcuni dei partecipanti al rientro dalla vacanza nei propri comuni di residenza, hanno cominciato a manifestare lievi sintomi.
«Abbiamo cercato di far rispettare il distanziamento sociale. I ragazzi sono sempre stati in luoghi aperti per salvaguardare la situazione e abbiamo messo in atto tutte le norme che il caso impone» ha dichiarato Vincenzo Picardi, amministratore del villaggio African Beach di Ippocampo di Manfredonia, che ha ospitato il campus estivo organizzato dal tour operator «Scuola Zoo Viaggi», scandito da feste a tema e divertimento assortito fra gimkane, acquapark, pool e schiuma party.
«Durante il soggiorno - ha aggiunto - non abbiamo avuto segnalazione di sintomatologie tipiche del virus tra i ragazzi. Ma nei giorni scorsi siamo stati contattati da varie Asl d'Italia: Roma 4 e Rieti, in primis che ora stanno seguendo un tracciamento dei possibili contagi. Noi di contro abbiamo subito informato la Asl di Foggia. Attuiamo giornalmente il protocollo anti contagio che prevede la santificazione degli ambienti. Abbiamo - ha concluso - sanificato lettini, sdraio, attrezzatura da piscina ma anche bungalow e camere».
Anche lo scorso anno si erano registrati episodi analoghi, in quel caso con giovani bresciani direttamente tra i positivi, per focolai scoppiati in quel caso in viaggi simili sulle coste della Croazia.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato