Italia e Estero

Finti tecnici dei caloriferi truffavano anziani, due arresti

Demolizione del campo rom di via Bonfadini da parte della Polizia Locale dopo la scoperta di una rete criminale per lo smaltimento illegale dei rifiuti - Milano 4 Maggio 2021 Ansa/Matteo Corner
Demolizione del campo rom di via Bonfadini da parte della Polizia Locale dopo la scoperta di una rete criminale per lo smaltimento illegale dei rifiuti - Milano 4 Maggio 2021 Ansa/Matteo Corner
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MILANO, 08 FEB - Due pregiudicati, di 41 e 65 anni, residenti in provincia di Torino, sono stati arrestati su ordinanza di custodia cautelare nell'ambito di una indagine del pool Polizia locale-Polizia di Stato coordinato dalla Procura di Milano, con l'ausilio della squadra mobile di Torino. Le forze dell'ordine li accusano di aver messo a segno una serie di truffe agli anziani. I due, secondo quanto riferito, appartengono alle famiglie sinti di Nichelino (Torino), e hanno precedenti per ventiquattro furti in appartamento, realizzati principalmente a Milano e nell'hinterland, dal gennaio 2023 al dicembre 2024, ai danni di anziani. Al momento non è precisato quanti colpi siano contestati nell'ordinanza, ma tutti avevano lo stesso modus operandi: dopo aver individuato le vittime anziane si presentavano nelle loro abitazioni dicendo di essere tecnici dei caloriferi incaricati dall'amministratore; una volta in casa, con uno strumento elettronico, ispezionavano l'appartamento e, simulando una perdita d'acqua nell'impianto, informavano la vittima della presenza di sostanze pericolose che potevano danneggiare denaro e oggetti preziosi se a contatto con l'acqua. In tal modo la vittima era indotta a raccogliere gioielli e denaro che poi veniva da loro trafugato. Nell'hinterland del capoluogo piemontese sono a più riprese stati individuati gruppi e famiglie specializzati in reati predatori e truffe, soprattutto ad anziani, con un consistente giro di denaro sequestrato in vari conti correnti e trasferito anche all'estero, prevalentemente in Romania.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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