Italia e Estero

Finlandia, 'adesione Ucraina all'Ue e Nato non è negoziabile'

epa11899860 President of Finland Alexander Stubb speaks during the 61st Munich Security Conference (MSC) in Munich, Germany, 16 February 2025. High-level international decision-makers meet at the 61st Munich Security Conference in Munich from 14 to 16 February 2025 during their annual meeting to discuss global security issues. EPA/RONALD WITTEK
epa11899860 President of Finland Alexander Stubb speaks during the 61st Munich Security Conference (MSC) in Munich, Germany, 16 February 2025. High-level international decision-makers meet at the 61st Munich Security Conference in Munich from 14 to 16 February 2025 during their annual meeting to discuss global security issues. EPA/RONALD WITTEK
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MONACO DI BAVIERA, 16 FEB - "Ci sono due cose che non sono negoziabili, l'adesione dell'Ucraina all'Ue e alla Nato. Il processo Ue è in corso, l'Ucraina sarà europea e non russa e questa già è una sconfitta per Putin. La seconda cosa non negoziabile è sono i nuovi accordi di sicurezza per l'Ucraina". Lo ha detto il presidente finlandese Alexander Stubb intervenendo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Interpellato su quali pensa siano i termini per un cessate il fuoco in Ucraina, "io inquadrerei il pacchetto in un processo a tre fasi", ha detto Stubb. "La prima di pre-negoziati serve a riarmare l'ucraina e porre massima repssione alla Russia con sanzioni e congelamento degli asset così che l'Ucraina possa partire da una posizione di forza ai negoziati e questo è anche il momento in cui guardare ad accordi di sicurezza provvisori, non so quanto ci vorrà ma ci vorrà un po'. La fase due - e non ci siamo ancora - è una tregua, spesso confusa con un processo di pace ma sono due cose completamente separate, col monitoraggio del fronte", ha spiegato Stubb. "E durante il cessate il fuoco si inizia a guardare l'agenda e le modalità per i negoziati di pace. Questo è il momento in cui ci dovrebbe essere un sistema di mantenimento del cessate il fuoco e dovrebbe essere uno sforzo europeo-ucraino-americano: ho sentito da molti senatori un'idea eccellente: se la Russia attacca nuovamente, è lì che la partecipazione alla Nato si materializzerebbe come deterrente. Poi ci sarebbe la terza fase, i negoziati veri e propri, con la compensazione territoriale, ricostruzione".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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