«Finita l'esercitazione antisismica, tutto ha iniziato a tremare»
«Avevamo appena fatto un’esercitazione antisismica quando tutto ha iniziato a tremare. Siamo corsi in strada spaventati perché l'edificio si muoveva moltissimo. Tra i colleghi si è scatenato il panico».
È il racconto di Isabella Bello, bresciana residente a Città del Messico da un anno e mezzo, dove si occupa di sistemi fotovoltaici. Ieri, durante la scossa che ha portato nuovamente morte e distruzione in Messico, stava lavorando in ufficio.
«Ho avuto molta paura, ma per fortuna la zona in cui lavoro è stata costruita con criteri antisismici dopo il terremoto del 1985 - dice intervistata via Skype -. Alcuni quartieri sono stati rasi al suolo, ci sono zone dove dicono di non accendere il gas per pericolo di esplosioni. La situazione è veramente drammatica, anche le comunicazioni sono molto difficoltose».
Per Isabella, che ha fatto una scelta di vita trasferendosi in Messico assieme al fidanzato, l’unica opzione è convivere con il timore di nuove scosse, dopo i due terremoti avvenuti nel giro di pochi giorni. «Vivo vicino all'ospedale, ho continuato a sentire ambulanze. Ora c'è molta collaborazione tra le persone, chiaramente siamo tutti agitati. Di fronte a queste cose siamo impotenti».
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