Italia e Estero

Festa a tavola: oggi è il World Pasta Day

Il mondo celebra l'alimento. Ma attenzione: per ottenere un'ottima pasta, è essenziale seguire alcuni accorgimenti
  • Tipici piatti di pasta - Foto Ansa
    Tipici piatti di pasta - Foto Ansa
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    Tipici piatti di pasta - Foto Ansa
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Il mondo celebra la pasta. Una passione che non ha confini e che in 200 Paesi vede scelta, in un caso su quattro, una produzione italiana. C'è poi un formato che mette d'accordo tutti, su scala globale: gli spaghetti. È quanto sottolinea Aidepi, l'Associazione delle industrie del Dolce e della Pasta Italiane, promotore del World Pasta Day, che si celebra oggi a Dubai.

È la vera regina della dieta mediterranea, l'alimento italiano più amato al mondo, considerato unico nelle sue proprietà nutrizionali e organolettiche. La pasta è tutto questo, eppure è un elemento semplice: i suoi ingredienti sono solo semola di grano duro e acqua. Nient'altro. Ma attenzione per ottenere un'ottima pasta, è essenziale seguire alcuni accorgimenti.

Ecco quindi «Pasta e? Basta?» il decalogo di Syngenta, multinazionale svizzera che opera nell'Agribusiness, che ci accompagna alla scoperta dei segreti del cibo italiano più noto al mondo. Tra questi 10 punti, un paio di regole da seguire per ottenere un'ottima pasta: è essenziale partire da un grano di alta qualità e cuocerla «al dente».

Perché questa cottura preserva tutte le sue caratteristiche migliori evitando che le proprietà nutritive vengano disperse. Ma anche qualche curiosità: è un falso mito quello secondo il quale la pasta faccia ingrassare.

Semmai, ci spiega Syngenta, è una grande alleata della salute. Infatti, 100 gr. di pasta scondita ci consentono di saziarci assumendo appena 350 calorie. La porzione ideale è di 80 grammi. Poi, come riconoscere la pasta di qualità? Deve essere bella e di carattere: da cruda deve avere un colore giallo dorato che rimanda a quello del grano. Da cotta, nervosa e resistente al taglio dei denti e capace di tenere la cottura. La pasta italiana è «a norma di legge».

È l'unica al mondo, che per legge deve contenere solo grano duro di qualità. A tutela dei consumatori, esiste una Legge di Purezza (legge 4 luglio 1967, n. 580) che prescrive l'obbligo per la pasta italiana dell'impiego esclusivo di sfarinati di grano duro con un minimo di proteine di almeno il 10,50% (considerando che l'attuale livello medio dei produttori italiani si attesta intorno al 12-13%). Il grano duro, ci spiega ancora Syngenta, è al centro dell'agricoltura nazionale: con una produzione annua di 4,4 milioni di tonnellate e un'estensione agricola di oltre 1,3 milioni di ettari (secondo dati Agri-Istat) l'Italia risulta essere tra i maggiori produttori di frumento al mondo.  

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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