Italia e Estero

«Ferragnez» entra fra i neologismi della Treccani 2018

Tra i termini riconosciuti dall'Enciclopedia italiana entrati nell'uso lo scorso anno ci sono anche sarrismo, viadotticidio e spread verbale
Il matrimonio di Chiara Ferragni e Fedez, i Ferragnez - © www.giornaledibrescia.it
Il matrimonio di Chiara Ferragni e Fedez, i Ferragnez - © www.giornaledibrescia.it
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«Ferragnez» entra tra i neologismi 2018 del Libro dell'anno Treccani. La «parola-macedonia» è frutto dell'incastro tra i nomi propri (Chiara) Ferragn(i) e (Fed)ez. Il nomignolo della coppia costituita dall'influencer e dal rapper italiani è stato inaugurato il 6 settembre 2018 da Vanityfair.it: «I Ferragnez (sui social) valgono più di Harry e Meghan».

Tra le parole assurte agli onori della cronaca nel corso del 2018 e registrate dal volume edito dalla Enciclopedia Italiana ci sono anche «orgasmometro» per indicare un «test medico per misurare le caratteristiche e l'intensità del piacere sessuale femminile» e «sex doll», vale a dire «bambola al silicone, con impianto di intelligenza artificiale, destinata al piacere sessuale dell'utente».

Nel Libro dell'anno Treccani si trova anche «viadotticidio», in senso figurato, il procurato crollo di un viadotto e, soprattutto, la conseguente tragedia delle vite umane perse. Questo neologismo è stato creato da Massimo Gramellini che il 14 agosto 2018 nel corriere.it scriveva: «Dello scarno comunicato che Autostrade per l'Italia ha ritenuto di dedicare al viadotticidio di Genova (il riferimento è chiaramente al crollo del ponte Morandi) colpisce anzitutto l'assenza di umanità. Neanche un pensiero per le vittime, una
frasetta raccattabile dal prontuario delle condoglianze».

E poi c'è il sarrismo, vale a dire la concezione del gioco del calcio propugnata dall'allenatore Maurizio Sarri. Menzione anche alla locuzione «spread delle parole» o «spread
verbale» («6 miliardi in due anni: il costo dello spread delle parole», nextquotidiano.it, 14 settembre 2018) che rimanda «all'effetto negativo di aumentare la volatilità su Borse e
titoli di Stato italiani provocato dalle dichiarazioni contraddittorie di esponenti della maggioranza governativa in tema di politica economico-finanziaria».

Per l'Europa si aggira anche una sorta di nuova lingua, l'Eurish (Luigi Ippolito, corriere.it, 13 febbraio 2018).

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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