Fase 2, Fontana: «Non sarà necessario tenere la Lombardia chiusa»
«I nostri numeri miglioreranno e non ci sarà bisogno di tenerci bloccati, anche per il giro d'affari che c'è. Se così non fosse, posso solo attenermi a quello che dice l'Istituto superiore di sanità».
Lo dice il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in un'intervista a Repubblica, in merito all'ipotesi di tenere «chiusa» la regione anche oltre il 3 giugno dati i contagi da coronavirus. Non organizzare la zona rossa a Nembro e Alzano lombardo è stato «uno sbaglio, sì. Che non può essermi contestato. Nella settimana dal 4 al 7 marzo ci sono state parecchie interlocuzioni con il ministro Speranza e con il presidente del Consiglio Conte. Arrivarono nella Bergamasca anche carabinieri e militari, poi non so cosa sia successo. Invece della zona rossa che noi chiedevano venne creata la zona arancione in tutta la Lombardia. L'assessore Gallera ha detto che avremmo potuto farla noi? Ha sbagliato. Esiste una valutazione giuridica di Sabino Cassese, che parla di iniziativa nelle mani del governo».
Per Fontana nessun errore invece su mascherine e tamponi - «Sono forniture di competenza esclusiva dello Stato». Chiara anche la posizione sull'ospedale in Fiera: «La nostra unità di crisi sostenne che serviva trovare una soluzione, avevamo un medico in lacrime che diceva "Presto finiranno i posti in terapia intensiva". È stato realizzato con fondi donati dai privati, abbiamo tutti i rendiconti». «L'attacco all'amministrazione della Lombardia dura ormai da troppo tempo. Vedremo alla fine chi ha detto le bugie», osserva Fontana.
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