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Famiglie ostaggi protestano a Tel Aviv e accusano il governo

epa11963416 Families of Israeli hostages held by Hamas in Gaza, and their supporters, hold signs outside one of the entrances to the Kirya military headquarters during a protest calling for the completion of the hostage deal between Israel and Hamas, in Tel Aviv, Israel, 14 March 2025. According to the Israeli army (IDF) spokesperson, around 59 Israeli hostages remain in captivity in the Gaza Strip, including the bodies of at least 35 confirmed dead. EPA/ABIR SULTAN
epa11963416 Families of Israeli hostages held by Hamas in Gaza, and their supporters, hold signs outside one of the entrances to the Kirya military headquarters during a protest calling for the completion of the hostage deal between Israel and Hamas, in Tel Aviv, Israel, 14 March 2025. According to the Israeli army (IDF) spokesperson, around 59 Israeli hostages remain in captivity in the Gaza Strip, including the bodies of at least 35 confirmed dead. EPA/ABIR SULTAN
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ROMA, 20 MAR - Le famiglie degli ostaggi e i loro sostenitori stanno manifestando nel centro di Tel Aviv, chiedendo la fine della guerra a Gaza e il rilascio immediato dei rapiti. La protesta si intensifica mentre il governo posticipa una riunione sulla guerra per votare il possibile licenziamento del capo dei servizi di sicurezza interna, Ronen Bar, una decisione che ha suscitato l'ira dei parenti degli ostaggi. "La ripresa dei combattimenti è una condanna a morte", ha dichiarato la leadership della protesta in un comunicato diffuso giovedì. "Il governo sta giustiziando gli ostaggi, Benyamin Netanyahu ha deciso di riportare indietro Ben-Gvir invece di riportare indietro gli ostaggi". Le famiglie hanno espresso indignazione per il fatto che il governo avrebbe dovuto riunirsi giovedì sera per discutere il destino degli ostaggi ancora intrappolati nei tunnel, ma ha invece dato priorità alla questione del licenziamento di Bar. "Abbiamo chiesto un incontro urgente con il primo ministro e il governo per mesi", si legge nella dichiarazione. "Non abbiamo ricevuto né risposta né attenzione". L'ufficio di Netanyahu ha annunciato che la votazione sul licenziamento di Bar si terrà alle 21,30, nonostante l'opposizione del procuratore generale, che considera la mossa irregolare. Nel frattempo, secondo i media israeliani, la riunione sulla guerra, originariamente prevista per questa sera, è stata rinviata alla prossima settimana.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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