Fallisce il lancio della Soyuz, voli umani verso la sospensione
«Grazie a Dio l'equipaggio è salvo»: così il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha commentato l'incidente che ha costretto a un atterraggio di emergenza una navicella Soyuz appena decollata da Baikonur con a bordo un astronauta russo e uno americano.
L'atterraggio di emergenza ha avuto successo e i due cosmonauti sono salvi. È probabile uno stop ai voli della Soyuz finché non saranno chiarite le cause dell'incidente avvenuto oggi a uno dei propulsori. Lo ha detto Alessandro Gabrielli, dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi). «Si apre ora un problema di accesso allo spazio, in particolare dei voli umani diretti alla Stazione Spaziale», ha osservato.
La Soyuz è infatti l'unico veicolo in grado di trasportare uomini nello spazio. «Si apre un periodo di transizione e ad ora non sappiamo se le missioni umane potranno slittare». A bordo della Stazione Spaziale resta adesso l'equipaggio di tre membri della Expedition 57: il comandante Alexander Gerst, dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), l'americana Serena M. Au¤n-Chancellor e il russo Sergey Prokopyev. Oggi avrebbero dovuto unirsi al nuovo equipaggio formato dall'americano Nick Hague, al suo primo volo, e dal russo Alexey Ovchinin.
Mosca intende sospendere i voli di navette spaziali con a bordo astronauti finché non sarà conclusa l'indagine sul fallito lancio di una navicella Soyuz Ms-10 avvenuto questa mattina: lo ha dichiarato il vice premier russo Iuri Borisov, citato dall'agenzia Interfax. «Viste le circostanze - ha affermato Borisov - i lanci spaziali con persone a bordo saranno sospesi per ragioni di sicurezza finché la situazione non sarà stata chiarita».
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