Fa a pezzi la sorella: «Ci pensavo da due mesi, mi umiliava»
La vittima è stata strangolata e fatta a pezzi dal fratello, reo confesso
Maurizio Diotallevi con gli agenti di Polizia - Foto Ansa/Claudio Peri
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«Erano due mesi che stavo pensando di ucciderla, ma il mio è stato un raptus, mi umiliava in continuazione». A dirlo agli inquirenti Maurizio Diotallevi, accusato dell'omicidio della sorella da lui uccisa e gettata in due cassonetti nella zona di via Flaminia, a Roma.
La vittima è stata strangolata con una cintura e fatta a pezzi con un sega e poi con un coltello. Domani l'interrogatorio di convalida del fermo dell'omicida.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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