Extinction Rebellion al Grattacielo Piemonte per il clima
TORINO, 28 GEN - "Un altro anno di fallimenti": è quanto si legge su di uno striscione appeso stamani da attivisti di Extinction Rebellion dalla tettoia dell'ingresso del Grattacielo Piemonte, sede della Regione a Torino, dopo avere incollato sui vetri appena sopra la scritta: "La Regione osserva, il Piemonte affonda". "Il riferimento - spiegano gli attivisti - è alla dichiarazione di emergenza climatica, a prima firma Maurizio Marrone (Fdi), approvata nel 2020 dal Consiglio regionale del Piemonte, a cui però non hanno fatto seguito politiche concrete". "Nonostante avessero approvato una dichiarazione d'emergenza puramente ideologica, a distanza di cinque anni nessuno degli impegni assunti in quella dichiarazione è stato oggi portato a termine" racconta Sacha di Extinction Rebellion. "In questi cinque anni, la Regione e il governo italiano - afferma Antonio, una delle persone sulla tettoia - hanno concentrato i loro sforzi su azioni di adattamento e interventi d'emergenza, ostacolando politicamente gli accordi climatici internazionali e promuovendo investimenti in opere impattanti per l'ambiente e i territori. Con cinque anni di ritardo, la Regione istituisce adesso un nuovo ente per monitorare la situazione climatica sul territorio, dopo che alluvioni e siccità hanno causato milioni di danni in tutto il Paese". "Il riferimento - dicono gli attivisti - è all'ultima iniziativa della Regione Piemonte annunciata a fine dicembre 2024: l'istituzione dell'Osservatorio regionale sui cambiamenti climatici, un ente che sarà dotato di un finanziamento di 850 milioni".
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