Expo prende il via nel segno della Leonessa
E’ arrivato il grande giorno. Expo 2015 prende il via. E i padiglioni “made in Brescia” si sono fatti trovare tutti pronti all’appello. Sembra quasi incredibile che quello che nelle scorse settimane era soltanto un gigantesco cantiere sia oggi sia cosa finita. Come per l’allestimento di un grande spettacolo: il dietro le quinte è una babele sino ad un istante prima ma al momento del “su il sipario” tutto appare magicamente avere un senso. Certo restano ai margini dell’area espositiva zone ancora off limits e inaccessibili perché i lavori non sono ultimati.
Ma i padiglioni oggi inaugurano uno dopo l’altro, in un lento avvio. In un clima che, a dispetto della pioggia, dà il respiro di un risultato di grande impatto per l’Italia.
E Brescia è protagonista indiscussa con il grande Albero della Vita che domina il sito: da questa mattina è costantemente illuminato e ad ogni ora rimanda brani della colonna sonora scelta da Marco Balich, uno degli ideatori del grande simbolo di Expo realizzato da Orgoglio Brescia.
Ma Brescia non è solo Albero della Vita. Tante le aziende che hanno lasciato il segno nei tanti padiglioni di Expo (e così un po’ nella storia). Oggi, muoversi attraverso gli spazi espositivi alla scoperta dei vari siti, si trova traccia del contributo della Leonessa. E’ il caso ad esempio del cluster del Caffè, i cui allestimenti sono stati realizzati dal bresciano Studio Aegis, e al cui interno sono affisse le grandi fotografie di Sebastiao Salgado stampate nel Bresciano. O del Padiglione dell’Angola, opera della bresciana Wood Beton e che affaccia proprio sul decumano, via principale di Expo.
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