Italia e Estero

Ex Ilva, arrestato Amara e obbligo di dimora per Capristo

L'avvocato siciliano era al centro anche del «falso complotto Eni». L'ex procuratore di Taranto invece era tornato libero lo scorso agosto
L'avvocato Pietro  Amara durante la trasmissione di La7 Piazzapulita - Foto Ansa/Angelo Carconi © www.giornaledibrescia.it
L'avvocato Pietro Amara durante la trasmissione di La7 Piazzapulita - Foto Ansa/Angelo Carconi © www.giornaledibrescia.it
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L'avvocato Pietro Amara è stato arrestato dalla Guardia di Finanza nell'ambito di un'inchiesta sull'ex Ilva coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza nella quale è coinvolto anche l'ex procuratore di Taranto, Carlo Maria Capristo. Nel maggio 2020 Capristo era stato arrestato (tornato libero ad agosto) per via di un'altra inchiesta per cui è attualmente a processo per tentata concussione, falso in atto pubblico e truffa aggravata.

Amara è al centro anche dell'inchiesta della Procura di Milano sul cosiddetto «falso complotto Eni»: ai magistrati lombardi l'avvocato siciliano rilasciò dichiarazioni sulla presunta loggia Ungheria. «Se l'accusa fosse confermata, sarebbe di una gravità inaudita, perché sono anni che come Verdi avevamo chiesto al Csm di intervenire sulla gestione Capristo a Taranto - ha dichiarato il coordinatore nazionale dei Verdi Angelo Bonelli -. Era il 3 luglio 2019 e pubblicamente chiedevo al Csm di valutare la sospensione dalle sue funzioni il procuratore di Taranto Carlo Maria Capristo perché alle riunioni in procura sulla richiesta di patteggiamento nel processo Ambiente Svenduto partecipava anche l'avvocato Piero Amara coinvolto nel processo Eni o sistema Siracusa, inchiesta che coinvolse il 2 luglio anche il procuratore Capristo».

 

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