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Ex capo delle carceri in Siria incriminato negli Usa per tortura

epa05548193 A photo shows damages in the old city of Homs, Syria, 19 September 2016. According to media reports, the evacuation process of some 300 gunmen from the besieged neighborhood of al-Waer in Homs that was scheduled to be carried out on the same day has been postponed to the next day. The gunmen would head to the northwestern city of Idlib in accordance with a settlement agreement that was worked out between the Syrian government and the reconciliation committees in the area a year ago. A UN-backed three-phases agreement initiated in 2015 saw the evacuation of hundreds of residents from the neighborhood, whereby detainees held in government prisons would be released and the siege imposed on the area would be lifted. Al-Waer has been the only neighborhood under rebel control in Homs after government troops consolidated their grip over the city in 2014. An estimated 75 thousand people still live in al-Waer, down from about 300 thousand before the start of the Syrian conflict in 2011. EPA/YOUSSEF BADAWI
epa05548193 A photo shows damages in the old city of Homs, Syria, 19 September 2016. According to media reports, the evacuation process of some 300 gunmen from the besieged neighborhood of al-Waer in Homs that was scheduled to be carried out on the same day has been postponed to the next day. The gunmen would head to the northwestern city of Idlib in accordance with a settlement agreement that was worked out between the Syrian government and the reconciliation committees in the area a year ago. A UN-backed three-phases agreement initiated in 2015 saw the evacuation of hundreds of residents from the neighborhood, whereby detainees held in government prisons would be released and the siege imposed on the area would be lifted. Al-Waer has been the only neighborhood under rebel control in Homs after government troops consolidated their grip over the city in 2014. An estimated 75 thousand people still live in al-Waer, down from about 300 thousand before the start of the Syrian conflict in 2011. EPA/YOUSSEF BADAWI
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WASHINGTON, 12 DIC - L'ex capo del sistema carcerario siriano, attualmente residente in South Carolina, è stato incriminato a livello federale a Los Angeles per violazioni dei diritti umani e tortura. Lo ha annunciato il Dipartimento di Giustizia americano, secondo il quale Samir Ousman Alsheikh, 72 anni, è stato accusato di tre capi di imputazione di tortura e uno di cospirazione per commettere tortura. A questi si aggiungevano la frode sui visti e il tentativo di frode sulla naturalizzazione che avevano portato a una prima incriminazione in agosto. Alsheik, che si è trasferito negli Stati Uniti dal 2020, ha diretto la prigione centrale di Damasco dal 2005 al 2008 circa, dove i detenuti sono stati sottoposti a orribili abusi nell'"ala della punizione". Secondo l'incriminazione, l'uomo ha inflitto personalmente gravi sofferenze fisiche e mentali ai detenuti, oltre a ordinare al suo staff di compiere tali atti. Sotto il siriano i prigionieri venivano picchiati mentre erano appesi al soffitto o sottoposti a un dispositivo noto come "tappeto volante", che piegava i loro corpi a metà all'altezza della vita, provocando dolori lancinanti e talvolta fratture della colonna vertebrale. "Gli Stati Uniti non saranno mai un rifugio sicuro per coloro che commettono violazioni dei diritti umani all'estero", ha affermato Eddy Wang, agente speciale responsabile dell'Homeland Security Investigations Field di Los Angeles. Il dipartimento di Giustizia ha affermato che Alsheikh ha ricoperto diversi incarichi nella polizia siriana e nell'apparato di sicurezza del Paese mediorientale. Era anche associato al partito siriano Ba'ath ed è stato governatore della provincia di Deir Ez-Zour nel 2011. Si è trasferito negli Usa nel 2020 e ha chiesto la cittadinanza nel 2023.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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