Evasori totali con 760 auto e 3.274 assicurazioni «nulle»
La certezza matematica che ci siano ignare vittime bresciane, tra gli automobilisti truffati, non c'è. Ma per gli investigatori delle Fiamme gialle la probabilità è alta, visto che il giro interessava tutta Italia. E' quello smantellato dalla Guardia di finanza di Udine, che ha scoperto una società, riconducibile a una coppia di coniugi friulani, evasori totali, che operava in un mercato parallelo di polizze assicurative automobilistiche, prive dei requisiti di legge per operare sul mercato italiano.
Le indagini, condotte dalla GdF e coordinate dalla Procura di Udine, hanno permesso di ricostruire la vendita di 3.274 contrassegni assicurativi, riconducibili a società di assicurazione estere polacche, francesi, lussemburghesi, a favore di cittadini residenti sul territorio nazionale, sostanzialmente inefficaci ai fini della copertura assicurativa Rca.
È stato accertato che molti certificati assicurativi venivano stampati autonomamente dagli indagati. I due soci dell'azienda indagata, che non dichiaravano alcun reddito, nonché la società stessa, erano inoltre intestatari di ben 760 autoveicoli, 201 dei quali rivenduti all'estero, in particolare in Est Europa, senza osservare le disposizioni di legge.
I due coniugi sono indagati in concorso per omessa dichiarazione dei redditi, attività di assicurazione abusivamente esercitata e truffa. Sono stati individuati redditi non dichiarati per 2,2 milioni di euro e l'omesso versamento per la tassa di circolazione degli autoveicoli per circa 63.000 euro.
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