Europa, roaming addio: ecco cosa succede se si sforano i limiti
Niente costi extra dalla mezzanotte di stasera per usare il cellulare in Europa. Il tanto atteso roaming gratuito inizia domani 15 giugno: chiamare, inviare sms, navigare costerà come in Italia mentre siamo in uno dei 28 Paesi Ue (e fra poco anche Norvegia, Liechtenstein e Islanda). Il passaggio è automatico, ma c'è qualche limitazione per il traffico estero, che è bene conoscere per non rischiare spiacevoli sorprese.
Il primo punto da ricordare è che il roaming gratuito vale solo sul traffico incluso nell'offerta base. Questo significa che eventuali opzioni e bonus, come l'aggiunta di pochi euro per aumentare i minuti per le chiamate, non rientrano nel roaming like at home (così si chiama l'iniziativa). Attenzione quindi a verificare il piano tariffario prima di partire.
Cosa succede se si sforano i limiti?
Di solito tendiamo a perdere il conto soprattutto dell'uso che facciamo di Internet. Bruxelles ha stabilito una soglia massima per evitare che si utilizzi una sim straniera economica in modo permanente all'interno di un Paese dove i prezzi sono più alti (gli operatori hanno comunque i costi del roaming). Quindi, prima di iniziare a navigare, controllate il sito del vostro operatore per vedere quali sono i limiti decisi per l'estero.
In caso di sforamento e previa una notifica della compagnia telefonica, possono essere applicati sovraccosti, che determinano la tariffazione in base al consumo: 7,7 euro per 1 giga (sarà ridotto a 2,5 euro nel 2022), 3,2 centesimi al minuto per le chiamate e 1 centesimo per sms.
Occhio anche a mete battute dai turisti come la Svizzera e l'Albania, escluse insieme a San Marino dalla lista dei Paesi europei della rivoluzione digitale. Invece, nonostante la Brexit, rientra nel piano anche la Gran Bretagna, ma lo sviluppo degli accordi con l'Ue potrebbe cambiare i quadri nel prossimo futuro.
Il roaming gratuito copre chi supera di frequente e per brevi periodi i confini nazionali, ad esempio per lavoro, mentre chi soggiorna all'estero per mesi, come gli studenti Erasmus, deve verificare la «giusta politica» del roaming del proprio operatore.
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