Italia e Estero

Eurodeputato esulta per la morte di Sassoli: è bufera

Durissime le critiche a Afd Nicolaus Fest, esposnente dell'estrema destra tedesca che ha commentato la notizia della morte del presidente
In ricordo di David Sassoli - © www.giornaledibrescia.it
In ricordo di David Sassoli - © www.giornaledibrescia.it
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«Finalmente questo bastardo se n'è andato». Alla notizia della morte di David Sassoli, ha esultato così, nella chat interna del suo partito, l'eurodeputato di Afd Nicolaus Fest. E le parole dell'esponente dell'estrema destra tedesca sono arrivate come un macigno in un Europarlamento ancora scioccato dalla prematura scomparsa del suo presidente.

Una pioggia di durissime critiche ha inondato i social di Fest mentre sia in Italia che a Bruxelles diversi suoi colleghi hanno condannato in maniera netta l'uscita. Ma Fest non si è subito pentito e in un post su Facebook ha spiegato che il problema non era tanto il suo messaggio, quanto il fatto che fosse trapelato. Poi, solo in serata, il passo indietro. «Le mie esternazioni sono state inappropriate. Mi dispiace. Se fosse ancora vivo, gli chiederei scusa», ha dichiarato l'europarlamentare.

Le parole di Fest sono state rivelate dalla tv pubblica tedesca Ard, alla quale qualcuno ha mandato anche gli screenshot dell'orrendo messaggio dell'esponente dell'Afd. Un messaggio dai toni in netto contrasto dalla posizione pubblica del suo partito, che aveva espresso le sue più sentite condoglianze per la morte di Sassoli. E il portavoce del partito Joerg Meuthen ha preso le distanze da Fest definendo «inquietante e ripugnante» quanto scritto nella chat. Anche il leghista Marco Zanni, capogruppo di Identità e Democrazia del quale fa parte l'Afd all'Europarlamento, ha ufficialmente condannato gli insulti di Fest annunciando «azioni disciplinari».

«La Lega dia l'esempio e lo espella», ha rincarato la dose l'eurodeputato M5S Dino Giarrusso mentre, in Italia, la senatrice Iv Laura Garavini ha rimarcato come questo sia «il vero volto delle destre sovraniste. Inneggiare alla morte di un avversario politico è disumano». E simili reazioni sono giunte anche da Pd, Fi e dal gruppo S&D.

Prima di scusarsi Fest, su Fb, aveva rincarato la dose, accusando Sassoli di «aver coperto» «frodi e scandali» come quelle che, secondo lui, riguarderebbero «le indennità di due europarlamentari italiani, uno di S&D e l'altro del Ppe».

«Il quadro tracciato nei necrologi su Sassoli è incompleto», aveva insistito l'eurodeputato, non nuovo alle polemiche nel suo Paese. Figlio dello storico Joachim Fest, famoso per la sua biografia di Hitler, Fest nel 2014 aveva scritto sulla Bild che l'Islam rappresentava «un ostacolo all'integrazione». Qualche anno dopo aveva definito «i giovani arabi, turchi e africani, primitivi e viziosi». E neanche Angela Merkel era sfuggita ai suoi strali e ai suoi appelli «al risveglio dei tedeschi» contro la cancelliera. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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