'Esplosivo nei visori per droni', l'azione di Kiev stile Mossad

ROMA, 25 FEB - Un'azione in pieno stile 'spy-story', ispirata alla operazione dei cercapersone esplosivi del Mossad che ha ucciso o mutilato migliaia di militanti e civili di Hezbollah in Libano a settembre: l'intelligence militare di Kiev ha manipolato con esplosivi un lotto di visori da pilota di droni destinati all'uso da parte dei russi sui campi di battaglia in Ucraina. A riferirlo è il Financial Times che cita funzionari a conoscenza diretta dell'operazione. Secondo quanto riferito, l'azione ha coinvolto agenti Gur che hanno acquisito un grande lotto di visori per pilotaggio di droni modificandoli con un meccanismo di detonazione a distanza, che sono stati distribuiti alle unità dei piloti di droni russi tramite volontari che si spacciavano per donatori. Non è chiaro se i soldati russi siano rimasti feriti dai dispositivi, ma un funzionario del Gur ha detto a Ft di "poter confermare che questa è un'operazione di successo ed è ancora in corso. Tecnologicamente, è più complicato che con i cercapersone" usati dal Mossad, "ma, sfortunatamente, i russi non li usano molto", ha aggiunto. Un altro funzionario dell'intelligence ucraina citato dal New York Post ha parlato invece di "una serie di esplosioni di occhiali per droni durante il loro utilizzo da parte dei piloti" russi, ferendo "decine di persone". Un rappresentante della Npp, azienda russa che produce e fornisce equipaggiamento per l'esercito russo, ha dichiarato all'agenzia di stampa statale Tass all'inizio di febbraio che un lotto di occhiali per droni era stato sabotato inserendo esplosivi che detonavano all'accensione: "Un lotto di occhiali Skyzone Cobra X V4 FPV è stato consegnato da un uomo di nome Roman", ha affermato Igor Potapov della Npp, aggiungendo che gli occhiali erano stati donati come aiuto umanitario. "Quando gli occhiali sono stati accesi, si è verificata la detonazione. Quando abbiamo aperto il lotto, abbiamo trovato del plastico in tutti i prodotti", ha affermato Potapov. Prima ancora Readovka, media pro-Cremlino con quasi 3 milioni di follower su Telegram, aveva riferito il 7 febbraio che in un lotto di occhiali per droni Fpv donati ai russi erano state inserite trappole esplosive con 10-15 grammi di plastico e un detonatore. Quello dei visori esplosivi è solo l'ultimo capitolo della 'guerra ombra' combattuta dalle agenzie di intelligence di Kiev e Mosca, fatta di attentati, sabotaggi e attacchi a infrastrutture e catene di approvvigionamento attraverso operazioni segrete.
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