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Entra nel vivo a New York il processo per l'assalto a Rushdie

epa11867253 British-American writer of Indian origin, Salman Rushdie speaks during the second day of the 20th edition of the Hay Festival in Cartagena, Colombia, 31 January 2025. Rushdie, special guest of the festival, said that despite the stab wound he suffered in 2022, he continued “being the writer†he always wanted to be. EPA/RICARDO MALDONADO ROZO
epa11867253 British-American writer of Indian origin, Salman Rushdie speaks during the second day of the 20th edition of the Hay Festival in Cartagena, Colombia, 31 January 2025. Rushdie, special guest of the festival, said that despite the stab wound he suffered in 2022, he continued “being the writer†he always wanted to be. EPA/RICARDO MALDONADO ROZO
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NEW YORK, 10 FEB - Con le prime dichiarazioni dell'accusa e della difesa è entrato nel vivo oggi il processo al libanese-americano Hari Matar accusato dell'aggressione allo scrittore Salman Rushdie. L'agguato sul palco di un festival letterario nello Stato di New York fu "così repentino" che Rushdie non riuscì a capacitarsi di quel che gli stava succedendo e rimase seduto al suo posto mentre il suo assalitore "infieriva su di lui a coltellate", ha detto oggi il procuratore federale Jason Schmidt nelle prime battute del processo contro il 27enne radicalizzato del New Jersey che si è dichiarato non colpevole dei reati di tentato omicidio e assalto. "Palestina Libera", ha detto a sua volta Matar entrando in aula a Mayville, un piccolo villaggio un'ora a sud di Buffalo, dove oggi per la prima volta si è confrontato con la giuria. Se giudicato colpevole di entrambi i capi di imputazione il giovane, che è nato in Libano, rischia fino a 32 anni di prigione. Il processo dovrebbe durare tra una settimana e dieci giorni. Tra i testimoni, lo stesso Rushdie, che nell'agguato ha perso la vista da un occhio.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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