Italia e Estero

Emergenza sangue, meno donatori per gelo e influenza

Chiunque voglia può dare il suo contributo contattando il numero verde 800261580 per mettersi in contatto con una sede Avis
Il momento del prelievo - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il momento del prelievo - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Emergenza sangue negli ospedali, l'industria dei donatori cerca nuovi adepti. Mentre negli ospedali medici e infermieri sono alle prese con la mancanza di sacche di plasma dovute all'allarme influenza e gelo, l'Avis ha già fatto scattare il piano di "raccolta straordinaria". I soci vengono chiamati a fare gli straordinari e soprattutto si cercano altre persone disposte a sottoporsi alla macchina della trasfusione solidale.

Da una parte le difficoltà a spostarsi dovute al maltempo di questi ultimi giorni, con problemi per trasportare il sangue negli ospedali, e con i donatori più in difficoltà del solito a muoversi, dall'altra parte l'influenza che ha messo ko molti italiani (due milioni e mezzo in tutto, oltre mezzo milione nei primi giorni del 2017), donatori compresi: sono i fattori che hanno abbassato drasticamente l'affluenza di sangue negli ospedali e nelle strutture di cura.

L'invito degli addetti ai lavori è quello di diventare donatori "professionisti". In Italia servono 8.700 emocomponenti al giorno per curare 1.700 malati cronici, ai quali occorrono quotidianamente massicce dosi di sangue.

Chiunque voglia può dare il suo contributo (4 trasfusioni all'anno, 450 millilitri di sangue l'una) contattando il numero verde 800261580 per mettersi in contatto con una sede Avis, 3.400 in tutta Italia.

I numeri delle ultime ore sono allarmanti. "Mancano 2.600 sacche negli ospedali e nove Regioni sono in difficoltà: Abruzzo, Toscana, Campania, Basilicata, Liguria, Umbria, Marche, Lazio, Puglia", dice il direttore del Centro nazionale sangue Giancarlo Maria Liumbruno. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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