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Elezioni in Ecuador, González insiste su presunte 'irregolarità'

epa12029688 The Correa administration's candidate, the progressive Luisa Gonzalez, votes in Canuto, Ecuador, 13 April 2025. The second round of Ecuador's presidential elections will determine the person who will govern the country for the next four years (2025-2029). The current president, businessman Daniel Noboa, and the Correa administration's candidate, the progressive Luisa Gonzalez, are running for the election. EPA/JOSE JACOME
epa12029688 The Correa administration's candidate, the progressive Luisa Gonzalez, votes in Canuto, Ecuador, 13 April 2025. The second round of Ecuador's presidential elections will determine the person who will govern the country for the next four years (2025-2029). The current president, businessman Daniel Noboa, and the Correa administration's candidate, the progressive Luisa Gonzalez, are running for the election. EPA/JOSE JACOME
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QUITO, 18 APR - L'ex candidata di sinistra alla presidenza dell'Ecuador, Luisa González, ha denunciato nuovamente presunte "irregolarità" nel ballottaggio di domenica scorsa vinto dal suo rivale, il conservatore Daniel Noboa, e ha chiesto al Consiglio nazionale elettorale (Cne) di pubblicare "tutti i verbali firmati". In un video pubblicato su X, González ha affermato che, dopo aver "aspettato un ragionevole lasso di tempo", è ricomparsa per evidenziare "gravi conclusioni" sui risultati delle elezioni. L'esponente del Movimento Rivoluzione Cittadina ha inoltre denunciato che "i voti erano più del numero degli elettori" e ha chiesto che il Cne organizzi un'udienza pubblica di verifica del registro elettorale per tutti i fogli di conteggio pertinenti. "Ci sono 1.582 schede i cui risultati si discostano notevolmente dalla media del rispettivo distretto e genere, il che indica la possibilità di ulteriori schede", ha spiegato senza fornire prove. Da parte sua, la presidente del Cne, Diana Atamiant ha dichiarato a Ntn24 che González ha accesso a "assolutamente tutti i verbali" e che le immagini degli stessi sono conservate in un archivio digitale a disposizione delle organizzazioni politiche, scartando categoricamente la possibilità di brogli.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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