Educazione alla cittadinanza, consegnate a Roma 78mila firme
Dieci scatoloni targati Anci con all’interno 78mila firme. Sono arrivate così a Montecitorio ieri mattina anche le circa 10 mila sottoscrizioni targate Brescia.
Si chiude, dunque, la prima parte del viaggio che in queste settimane ha visto impegnato in prima persona il Giornale di Brescia, a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare per introdurre in tutte le scuole l’educazione alla cittadinanza. Un sostegno che si è concretizzato nelle decine di banchetti organizzati in città e provincia perché l’iniziativa dell’Associazione nazionale comuni italiani potesse avere il giusto risalto e successo. E i bresciani non hanno fatto mancare il proprio appoggio, a dimostrazione ancora una volta del loro forte senso civico.
Grazie all’impegno dei tanti volontari, dei consiglieri comunali che, al di là dell’appartenenza politica, si sono messi a disposizione, dei notai e dei cancellieri moduli e firme sono aumentati giorno dopo giorno, fino a raggiungere le migliaia. A consegnare alla Camera ieri mattina i preziosi plichi con le quasi 80 mila firme, ben più delle 50 mila richieste per questo tipo di proposte di legge, il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che guidava la delegazione dell’Anci di cui facevano parte anche la vicesindaca di Bologna, Marilena Pillati, e l’assessore del Comune di Firenze, Massimo Fratini.
Proprio l’assessore che il nostro direttore, Nunzia Vallini, e il titolare della Pubblica Istruzione di Palazzo Loggia, Fabio Capra, avevano incontrato lo scorso 27 dicembre quando, insieme, hanno consegnato nella sede romana dell’Anci la maggior parte delle firme raccolte a Brescia.
L’iniziativa dell’Associazione Comuni, lo ricordiamo, era partita il 14 giugno scorso con il deposito della proposta di legge in Corte di Cassazione e, divenuta operativa il 5 luglio con l’avvio ufficiale della raccolta di firme, punta all’insegnamento non solo dei principi fondamentali della Costituzione, ma prevede anche molte novità. L’obiettivo.
Tra queste lo studio del diritto del lavoro, delle istituzioni europee, dell’educazione ambientale, digitale, alimentare e degli enti locali, con il supporto dei Comuni a cui è riconosciuto il compito di promuovere iniziative di integrazione dell’offerta formativa delle scuole sul funzionamento delle amministrazioni locali e dei loro organi. Consegnati i plichi ora occorrerà vigilare perché la proposta di legge venga calendarizzata e votata in Parlamento, come ha ricordato lo stesso Nardella incontrando ieri i presidenti della Camera e del Senato, Roberto Fico e Maria Elisabetta Casellati.
«Un percorso unitario, così come lo è stato fino ad ora - ha sottolineato Nardella -, da parte del Parlamento, non solo andrebbe in sintonia con il messaggio del Capo dello Stato, ma costituirebbe anche un fatto positivo per tutti gli italiani».
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