È iniziata la prima seduta del nuovo Consiglio di Regione Lombardia
«Assumo la presidenza con grande emozione perché, vi assicuro, rivivo emozioni di qualche anno fa». Così il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, in qualità di consigliere anziano dopo il rifiuto di Vittorio Feltri, apre i lavori dell’Aula della XII legislatura alle 10.30 in punto, rispettando in pieno il quarto d’ora accademico e presentando ai consiglieri eletti la squadra di Giunta e le relative deleghe.
Poco prima, nei corridoi, a fare scoppiare una risata collettiva è stato il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, capolista a Brescia per Noi Moderati-Rinascimento. Che, alla domanda su quale sarà il primo impegno che intende assumersi, sorridendo, ha ribattuto: «La cosa più urgente che devo capire è quando dimettermi».
Il nuovo Consiglio regionale della Lombardia in aula per la prima seduta
Il nuovo Consiglio regionale della Lombardia in aula per la prima seduta
Il nuovo Consiglio regionale della Lombardia in aula per la prima seduta
Il nuovo Consiglio regionale della Lombardia in aula per la prima seduta
Il nuovo Consiglio regionale della Lombardia in aula per la prima seduta
Qui sotto trovate gli aggiornamenti dall'aula, in alto i più recenti.
Emilio Del Bono è vicepresidente con Cosentino
12.59 - Alle 12.59, il verdetto sulle designazioni dei due vicepresidenti: la maggioranza ha scelto il frontman e coordinatore della lista civica di Attilio Fontana, Giacomo Cosentino, che ha incassato 45 voti. L’opposizione ha invece confermato la fiducia al sindaco di Brescia Emilio Del Bono, che ha ottenuto 25 preferenze. Una consultazione, questa, andata liscia come l’olio salvo qualche protesta neanche troppo velata che ha rotto l’applauso risuonato dalle casse dei monitor nella sala caffè: «Come sempre due vicepresidenze e due uomini. Una vergogna… Ecco perché sono necessarie le quote rosa».
Federico Romani è il nuovo presidente
12.40 - Alla quarta chiamata, la presidenza dell’Aula passa nelle mani di Federico Romani (FdI) eletto a maggioranza come previsto questa mattina.
Dopo il minuto di silenzio del Consiglio regionale in ricordo dell’ex presidente Roberto Maroni di cui oggi ricorreva il compleanno, si passa al voto per la definizione dell’Ufficio di presidenza, a partire dai due vicepresidenti, carica per il quale il centrosinistra (per la quota che spetta alle opposizioni) propone il sindaco di Brescia Emilio Del Bono. A conclamarlo è il capogruppo del Pd Pierfrancesco Majorino prima di passare alle operazioni di voto.
11.54 - La fumata nera arriva anche al secondo tentativo, che vede però le preferenze accordate a Federico Romani (candidato in pectore alla presidenza dell’Aula) in crescita. Per le prime tre votazioni serve infatti la maggioranza dei due terzi dei consiglieri (ovvero 54 voti) ma dalla quarta basta la maggioranza assoluta (soglia, quest’ultima, raggiunta in questo secondo giro di preferenze da Romani). L’epilogo dello spoglio restituisce però per ora 28 schede bianche, una nulla, 41 per Federico Romani, sei per Vittorio Sgarbi, due per Christian Garavaglia e una preferenza per Lara Magoni.
11.26 - Come da previsioni la prima fumata per la presidenza del Consiglio è nera. Il verdetto: ben trenta le schede bianche, una nulla. Tra i votanti in 38 hanno preferenziato Federico Romani, in 4 Christian Garavaglia, tre voti per Vittorio Sgarbi. Protagonisti anche i due consiglieri bresciani del Partito Democratico: a incassare una preferenza a testa sono stati infatti anche il sindaco del capoluogo Emilio Del Bono e la consigliera ed ex assessore all’Ambiente Miriam Cominelli.
Comincia il voto
11.15 - A fare il loro ingresso ufficiale a Palazzo Pirelli sono stati i due consiglieri bresciani entrati in sostituzione degli assessori Simona Tironi e Barbara Mazzali: si tratta, rispettivamente, per Forza Italia di Claudia Carzeri e, per Fratelli d’Italia, di Giorgio Bontempi.
Sono quindi iniziate le operazioni di voto per l’elezione del presidente del Consiglio regionale. Tra i banchi dei consiglieri si vocifera che si arriverà probabilmente alla quarta votazione: la proposta è su Federico Romani (Fdi), nome sul quale una parte del centrodestra non è caldissimo. A lottare fino all’ultimo per rimanere alla guida dell’Aula, nelle scorse settimane, è stato infatti il leghista Alessandro Fermi, presidente del Consiglio della XI legislatura.
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