È «Brexit»: Gran Bretagna fuori dall'Ue
Fuori. A sorpresa, ma fuori. La Gran Bretagna ha preso la porta di uscita dall’Unione Europea: il «sì» alla Brexit ha vinto con il 52%. Non una vittoria schicciante, ma tanto basta.
La sorpresa è doppia, dal momento che, ancora fino a tarda notte, la vittoria di chi voleva rimanere nel sistema Europa era data quasi per certa.
Esulta il fronte degli «indipendentisti», Nigel Farage in testa, soffrono invece i mercati: crolla la sterlina, che finisce ai livelli più bassi degli ultimi 30 anni, e scende l'euro: quello che è salutato come l'Independence Day del Regno Unito inizia quantomeno in salita.
Le reazioni del mondo intero sono sconvolgenti: le prime conseguenze sono un crollo del valore della sterlina, e le prime richieste di dimissioni per David Cameron.
Ore 10.54 - «Siete i benvenuti qui». Lo ha detto il sindaco di Londra Sadiq Khan al milione di cittadini europei che vivono nella capitale britannica. L’esponente laburista ha anche rassicurato sul fatto che la metropoli continuerà ad essere prospera e aperta agli investitori e al business.
Ore 10.30 - Telefonata tra la cancelliera tedesca Angela Merkel ed il premier Matteo Renzi dopo il voto su Brexit. Lo si apprende da fonti di Palazzo Chigi.
Ore 10.00 - Interessante il dato del voto diviso per classi d’età. Le nuove generazioni hanno votato contro l’uscita dall’Unione europea, sostenuta invece dalle persone più anziane.
Ore 9.40 - Le prime dichiarazioni del presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi. "Dobbiamo cambiarla per renderla più umana e più giusta. Ma l'Europa è la nostra casa, è il nostro futuro".
Ore 9.32 - Il primo ministro David Cameron ha annunciato la sua intenzione di dimettersi dopo la vittoria del "leave" al referendum. «Serve una nuova leadership per condurre il Paese verso la sua nuova destinazione. Non c'è una scadenza precisa, ma deve essere prima del congresso del partito conservatore in ottobre», ha detto Cameron parlando con toni commossi dal numero 10 di Downing Street.
Ore 9.10 - Praticamente tutti i titoli principali di Piazza Affari non riescono a fare prezzo in avvio e sono stati posti in asta di volatilità: l'indice Ftse Mib (-0,1%) di fatto non può essere indicativo.
Ore 9.08 - «Per 40 anni la relazione tra la Gran Bretagna e l'Ue è stata ambigua, ora è chiara. La volontà degli elettori deve essere rispettata. Ora c'è bisogno di un negoziato chiaro e veloce per l'uscita» della Gran Bretagna dall'Ue. Così su Twitter il presidente dell'Europarlamento Martin Schulz.
Ore 8.41 - Intorno alle 11.30 su “Brexit” parlerà il presidente francese François Hollande. Nelle prossime ore dovrebbero fare annunci diversi leader europei. Intanto, nel Regno Unito, si attende che cosa dirà il primo ministro Cameron: dovrebbe parlare alle 9:15 ora italiana.
Ore 8.22 - Dopo il voto per la Brexit la Bank of England afferma di aver assunto “estensivi piani di emergenza” e afferma di lavorare a stretto contatto con il ministero del Tesoro, le altre autorità del Regno Unito e le banche centrali estere.
Ore 8.10 - Borse cinesi in calo dopo la pausa di metà seduta. Shanghai viaggia intorno a -2,76% pochi minuti dopo la riapertura, mentre Shenzhen perde quasi 2 punti. e ora è a -3,09% sui risultati che danno vincente il fronte del Leave
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