Italia e Estero

Due ragazze sono morte assiderate sul Monte Rosa

Erano rimaste bloccate ieri a causa del maltempo sotto la Piramide Vincent, a 4.150 metri di quota
Le due amiche insieme durante un'escursione in montagna - Foto tratta da Facebook
Le due amiche insieme durante un'escursione in montagna - Foto tratta da Facebook
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Due alpiniste italiane - Martina Svilpo, di 29 anni, residente a Crevoladossola (Verbania), e Paola Viscardi, di 28 anni, di Trontano (Verbania) - sono morte assiderate sul Monte Rosa. Erano rimaste bloccate ieri a causa del maltempo sotto la Piramide Vincent, a 4.150 metri di quota, e avevano chiamato i soccorsi. Squadre a piedi del Soccorso alpino valdostano sono salite nella notte e le hanno trovate. Con loro c'era anche un altro ragazzo, Valerio Zolla, 27 anni, che ha riportato gravi congelamenti alle mani ma è sopravvissuto.

Ieri erano partiti per l'ascensione della Piramide Vincent e hanno raggiunto la vetta solo nel pomeriggio, mentre stava iniziando la bufera. Non riuscendo a rientrare a valle hanno dato l'allarme: sono stati individuati da un sorvolo dell'elicottero del Soccorso alpino valdostano ma il recupero è stato impossibile. Sono così salite delle guide alpine a piedi dal rifugio Mantova.

Le due ragazze, che non riuscivano più a camminare a causa di congelamenti agli arti inferiori, sono state letteralmente caricate a spalle e portate a valle. Martina Svilpo ha avuto un arresto cardiaco fatale poco sopra la capanna Gnifetti, l'amica è invece arrivata viva al rifugio Mantova dove il medico del 118 per due ore ha cercato disperatamente di rianimarla. Tutto inutile: nella notte anche Paola Viscardi è morta.

L'elicottero di Air Zermatt, autorizzato al volo notturno, è atterrato poco dopo davanti al rifugio, ha caricato Valerio Zolla e l'ha trasportato in Svizzera, dove è stato ricoverato in ospedale. Alle operazioni hanno partecipato anche i soccorritori di Alagna e gli uomini del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cervinia, a cui sono affidate le indagini. «In cinque minuti il meteo è cambiato e la bufera ci ha bloccati in quota», ha raccontato Zolla. «Come sto? Vi lascio immaginare...», si limita a dire il giovane alpinista di Pettenasco (Novara). «Ricordo il freddo, tanto freddo, mi sono tolto i guanti per darli a una delle due ragazze. Ho fatto il possibile per aiutare i soccorritori...».

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