Italia e Estero

Due minorenni stuprate ad una festa: quattro arresti a Matera

Tra il 7 e l'8 settembre otto giovani, tra i 19 e i 23 anni, hanno drogato, picchiato e violentato due ragazzine inglesi in vacanza
Il Procuratore della Repubblica di Matera, Pietro Argentino, durante la conferenza stampa nella Questura della Città dei Sassi - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il Procuratore della Repubblica di Matera, Pietro Argentino, durante la conferenza stampa nella Questura della Città dei Sassi - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Il branco che, a Marconia di Pisticci (Matera), tra il 7 e l'8 settembre scorso, ha drogato, picchiato e stuprato due ragazzine inglesi minorenni, in vacanza in Basilicata, era composto da otto giovani: quattro, tra i 19 e i 23 anni, sono stati arrestati dalla Polizia e trasferiti in carcere.

Altri tre sono indagati a piede libero e uno deve essere ancora identificato. E ora, attraverso l'avvocato Giuseppe Rago, le famiglie delle due minorenni, «che si stanno riprendendo dal fortissimo trauma», chiedono a tutti gli indagati «di assumersi le loro responsabilità e di confessare tutto».

Il prima e il dopo della violenza sessuale di gruppo consumata in una villa di Marconia di Pisticci sono stati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza della villa. Le immagini, decisive insieme alle testimonianze delle ragazzine (che hanno 16 e 15 anni), mostrano uno degli arrestati (Giuseppe Gargano, di 19) spingere una delle due in una zona buia della villa, dietro il giardino di pertinenza, seguito dagli altri tre ora in carcere - Michele Masiello (23), Alberto Lopatriello (22) e Alessandro Zuccaro (21) - e dall'altra ragazzina. I quattro, tutti di Pisticci, disoccupati e con piccoli precedenti penali, hanno picchiato e violentato le due ragazzine che erano state avvicinate dopo essere arrivate alla festa insieme alla sorella di una delle due, che ha circa 30 anni.

Le due minorenni non avevano mai visto prima quei ragazzi dal fare spavaldo: qualche ora dopo la violenza, ne hanno riconosciuti almeno due su Instagram. In quegli interminabili 15 minuti, hanno cercato con tutte le loro forze di difendersi e di sfuggire allo stupro di gruppo: una delle due ha dato un pugno al viso e un morso a uno dei suoi violentatori.

Dopo le percosse e gli abusi sessuali, hanno chiesto aiuto alla sorella di una delle due, si sono chiuse in bagno, le hanno raccontato tutto e poi sono tornate a casa. Da lì, circa tre ore dopo la violenza, intorno alle 3.30 hanno chiamato il 118, che le ha portate all'ospedale Madonna delle Grazie di Matera, e la Polizia dando così l'avvio alle indagini. Quello di Marconia di Pisticci era un party aperto, chiunque, anche senza essere stato invitato, poteva entrare nella villa - affittata per l'occasione dal festeggiato, che è estraneo alla vicenda - ballare, mangiare e bere gratis.

Anche le due ragazzine (una delle quali ha origini e parenti nella fascia jonica lucana) avevano bevuto: una condizione di cui - hanno sottolineato in una conferenza stampa gli investigatori - hanno «approfittato» i loro violentatori.

ùNelle prossime ore le indagini potrebbero far luce anche su un altro dei punti oscuri di questa terribile vicenda di fine estate: chi, a loro insaputa, ha fatto assumere droga, alle due ragazzine? E come? Di certo, ha scritto il gip Angelo Onorati nell'ordinanza con cui ha disposto la misura cautelare in carcere, sono bastati pochi giorni per far emergere in modo chiaro «la brutalità, la gravità e l'efferatezza delle violenze commesse con modalità subdole, che avrebbero potuto essere reiterate nei confronti di altre donne».

Insieme ai quattro arrestati - è la ricostruzione fatta dagli investigatori coordinati dalla Procura della Repubblica di Matera guidata da Pietro Argentino - c'erano altri quattro giovani: tre hanno un nome e sono indagati, un altro ancora no. Uno degli arrestati, Masiello, ha anche fornito alla pm Annafranca Ventricelli, dichiarazioni spontanee. Le accuse sono di violenza sessuale e lesioni personali aggravate e continuate.

Nelle ultime ore le ragazzine sono riuscite a fornire nuovi e importanti particolari, ma dovranno restare in Italia almeno fino all'incidente probatorio che sarà fissato nei prossimi giorni. Nel frattempo, sui balconi di Marconia di Pisticci stanno spuntando dei nastri di color rosa, con cui l'organizzazione giovanile Dolfin intende dimostrare la sua vicinanza: un piccolo gesto in una storia terribile, troppo grande per una piccola comunità come quella di Marconia che non riesce a mettersi alle spalle lo shock provocato dal branco.

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