Dopo condanna annullata, torna in aula per violenza sessuale
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TRIESTE, 22 FEB - Dopo l'annullamento della sentenza di condanna a dieci anni di reclusione per vizio procedurale, è ricominciato ieri il processo all'ex allenatore del San Luigi Calcio imputato per violenza sessuale aggravata su tredici minorenni della squadra. Lo scrive il quotidiano Il Piccolo oggi in edicola. L'uomo era stato arrestato nel gennaio 2021 dalla Squadra mobile su disposizione della pm Lucia Baldovin e successivamente condannato. Nel maggio 2024, però, la Corte d'appello aveva annullato la sentenza di condanna in primo grado perché pronunciata per un'imputazione diversa da quella contenuta nel capo di imputazione. Come precisa Il Piccolo, infatti, in primo grado all'allenatore era stato contestato il reato di "atti sessuali con minorenne" (art.609 quater) e non quello di "violenza sessuale" (art. 609 bis) imputato dall'accusa ritenendo che i reati compiuti fossero più gravi. Gli atti furono dunque rimandati alla Procura che ha avviato daccapo l'iter giudiziario. Ieri all'udienza davanti al gup Flavia Mangiante non si è presentato l'imputato, che intanto è tornato libero (era agli arresti domiciliari) dopo l'annullamento della condanna. L'accusa è di violenza sessuale aggravata dalla minore età delle vittime e dall'abuso del rapporto di prestazione d'opera. Quest'ultima aggravante è stata contestata dalla difesa dell'allenatore. Contestazione che, in caso di accoglimento da parte del Gup, impedirebbe al San Luigi Calcio di costituirsi parte civile. Si sono invece costituiti parte civile i tredici ragazzini con le rispettive famiglie. La prossima udienza è stata fissata per il 16 maggio.
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