Italia e Estero

Docente denuncia, 'punito per aver denunciato odio anti Israele'

studenti del liceo scientifico Leonardo Da Vinci in cui è stato inserito il nuovo indirizzo "musicale" questa mattina, lunedì 13 settembre, in attesa di ientrare in classe per il primo giorno di scuola-ANSA/MILO SCIAKY
studenti del liceo scientifico Leonardo Da Vinci in cui è stato inserito il nuovo indirizzo "musicale" questa mattina, lunedì 13 settembre, in attesa di ientrare in classe per il primo giorno di scuola-ANSA/MILO SCIAKY
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MILANO, 07 FEB - "Punito per aver denunciato l'odio contro Israele in occasione del Giorno della memoria". É quanto denuncia al magazine online Mosaico, sito ufficiale della comunità ebraica di Milano, Andrea Atzeni, un insegnante di storia e filosofia al Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Milano. La mattina del 27 gennaio Giorno della memoria dedicato alle vittime della Shoah i membri di un collettivo del liceo sono passati nelle aule, come aveva preannunciato l'istituto in una mail, per parlare con gli studenti del Giorno della Memoria, facendolo "senza mai nominare Israele", racconta il docente. L'insegnate spiega poi di avere trovato il volantino del collettivo, che la scuola aveva vietato di propagandare, "pieno zeppo di stereotipi malevoli nei confronti d'Israele". E nonostante in teoria fosse per la Giornata della Memoria, "il 75% del testo non c'entrava niente con essa, ma era per accusare Israele di genocidio e di essere nato nel '48 occupando terre altrui - spiega -. Essenzialmente, quelli del collettivo sono andati nelle classi per riportare il contenuto del volantino". Atzeni decide quindi di mandare una email a studenti e docenti, scrivendo qualche riga di protesta e facendo presente che è inutile vietare il volantino scritto "se poi si autorizzano questi studenti a propagandare le stesse menzogne nelle classi". Un'altra azione di Atzeni, come spiega ancora Mosaico, è stata fotografare lo striscione filopalestinese nel cortile della scuola e mandare la foto "ai colleghi e al consiglio d'istituto, dove ci sono anche i rappresentanti dei genitori, facendo presente che era una cosa vergognosa". "Dopo qualche giorno, mi ha chiamato la dirigente d'istituto, che ha formalizzato per iscritto un addebito disciplinare nei miei confronti - conclude -. In sostanza, è un invito a discolparmi, dove mi accusa di essere venuto meno ai miei doveri di docente e di aver violato la norma che regola l'utilizzo della posta elettronica a scuola".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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