Disabili e accesso alle Ztl: «Barriera burocratica da abbattere»
«Oltre alle barriere architettoniche vanno eliminate anche le barriere burocratiche per il passaggio nelle ZTL per le persone con disabilità» così si esprime in una nota il Vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) che ha presentato un'interrogazione a Palazzo Pirelli che sottolinea come sia problematico per i mezzi con contrassegno disabili transitare fra le zone ZTL dei diversi comuni. Oggi infatti un disabile può circolare con la sua auto nelle zone a traffico limitato, prima però deve comunicare all’ufficio comunale competente il numero di targa in modo che il sistema riconosca il veicolo come autorizzato alla circolazione onde evitare di incorrere in una sanzione amministrativa. Secondo Cecchetti va snellito il sistema in modo che un cittadino disabile non debba ogni volta comunicare il proprio numero di targa agli uffici dei vari comuni. «Questo dover continuamente comunicare la propria targa a tutte le amministrazioni - spiega Cecchetti - è in tutto e per tutto una vera barriera burocratica, che in Lombardia può e deve essere eliminata. Con i nuovi mezzi informatici è possibile ad esempio creare una banca dati regionale nella quale inserire tutte le targhe dei possessori di contrassegno oppure inserire nello stesso contrassegno un chip elettronico, come una sorta di telepass». A sostegno dell’interrogazione Cecchetti riporta la sentenza 719/2008 della Corte di Cassazione che sottolinea come l'onere della persona invalida per circolare in qualsiasi zona a traffico limitato sia esclusivamente quella di esporre il contrassegno sul proprio veicolo, null'altro.
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