Italia e Estero

Direttore Caritas, 'istituzioni divise, non c'è visione chiara'

Don Marco Pagniello, direttore Caritas Italiana, durante l’evento dal titolo Aiutare chi Aiuta: un sostegno alle nuove fragilità Intesa Sanpaolo e Caritas Italiana a supporto delle Diocesi, Roma, 6 novembre 2023. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
Don Marco Pagniello, direttore Caritas Italiana, durante l’evento dal titolo Aiutare chi Aiuta: un sostegno alle nuove fragilità Intesa Sanpaolo e Caritas Italiana a supporto delle Diocesi, Roma, 6 novembre 2023. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
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CERIGNOLA, 19 NOV - "Il mondo della politica dovrebbe compattarsi, darsi delle priorità e stare su quelle priorità, fare in modo che tutte le energie possibili e immaginabili, possano essere direzionate verso la soluzione di un problema come quello della povertà". Lo ha detto don Marco Pagniello, direttore di Caritas italiana a Cerignola (Foggia) a margine della inaugurazione della fabbrica di caramelle realizzata nella sede del centro educativo Diorama, gestito dalla cooperativa sociale Charlie fa surf, braccio operativo della Caritas diocesana di Cerignola-Ascoli Satriano, e che sarà co-gestore del progetto realizzato con i fondi dell'8 per mille alla Chiesa cattolica. I destinatari del progetto sono ragazzi segnalati dall'ufficio servizi sociali minori di Bari che intraprenderanno percorsi di reinserimento sociale. "Oggi le istituzioni sono molto divise, non riescono a lavorare insieme - ha aggiunto don Marco Pagniello - mi permetto di dire questo perché credo che questa sia la grande fatica del nostro Paese, al di là dei diversi partiti: non c'è una visione chiara di ciò che si deve fare per per il Paese". Per il direttore della Caritas, l'Italia è "un Paese che conosce diverse difficoltà perché c'è una povertà multidimensionale: una povertà abitativa, lavorativa, c'è una povertà che tocca non solo il Sud del Paese così come abbiamo sempre pensato, ma che comincia a toccare il Nord dell'Italia, una povertà che diventa anche relazionale per tanti anziani e per tanti giovani, una povertà che conosce sempre più volti diversi. Una una povertà che comincia a cronicizzarsi". "Oggi sembra una condanna vivere e nascere in un quartiere con una famiglia in difficoltà e questa è la più grande ingiustizia", ha concluso.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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