Italia e Estero

Digitale terrestre: cosa cambia dal 20 ottobre

Rai e Mediaset i primi operatori ad essere coinvolti nel passaggio che si concluderà il primo gennaio 2023
TV, RIVOLUZIONE DIGITALE
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Il digitale terrestre comincia a cambiare. Domani 20 ottobre prenderà infatti il via il processo di trasformazione della televisione italiana, «switch-off» in inglese che significa letteralmente spegnimento, arriverà a compimento entro il primo gennaio 2023. Questa transizione prevede il passaggio dalla prima generazione di digitale terrestre (Dvb-T1) alla seconda (Dvb-T2).

E la prima fase della transizione chiamerà in causa due operatori televisivi, Rai e Mediaset, che cominceranno a trasmettere alcuni canali con la codifica video Mpeg-4, in sostituzione della Mpeg-2 fino ad oggi utilizzata. Ciò comporterà che i 15 canali coinvolti saranno visibili unicamente con televisioni in grado si supportare l’Alta definizione (Hd). Gli italiani sprovvisti di tali tv saranno perciò costretti a cambiare apparecchio o acquistare un decoder.

Un cambio radicale a quasi 12 anni di distanza dalla prima trasformazione della televisione italiana: a cavallo tra il 2009 e il 2010 infatti ci fu lo switch off del sistema analogico a vantaggio di quello digitale di prima generazione.

I primi canali che cambieranno codifica

Sono 15 i canali coinvolti dalla prima fase del «switch off», nove Rai e sei Mediaset. Nello specifico si tratta di Rai 4, Rai 5, Rai Movie, Rai Yoyo, Rai Sport + Hd, Rai Storia, Rai Gulp, Rai Premium, Rai Scuola, Tgcom24, Mediaset Italia 2, Boing Plus, Radio 105, R101 Tv e Virgin Radio Tv.

Quali televisori e quali decoder sono compatibili?

Per verificare velocemente la compatibilità basta provare a collegarsi ai canali Hd già presenti (per esempio digitando 501). In caso di apparecchio che non supporta il Dvb-T2 comparirà sullo schermo un messaggio di errore.

Per quanto riguarda invece l’acquisto di un nuovo televisore non c’è nessun problema. Dal 22 dicembre 2018 è vietata per legge la vendita di televisori non provvisti di sintonizzatori Dvb-T2 (il codice presente sui decoder compatbili) e non in grado di decodificare segnali Mpeg 4.

Gli incentivi statali

Il Ministero dello Sviluppo economico ha previsto due incentivi statali per aiutare i cittadini nel cambio di decoder e televisore: il Bonus Tv fino a 50 euro (sconto diretto al momento dell’acquisto) e il Bonus Rottamazione Tv fino a 100 euro (sconto previsto in caso di consegna del vecchio apparecchio). Entrambe le misure, anche cumulabili in specifici casi, saranno disponibili fino al 31 dicembre 2022.

Perchè si è deciso per lo «switch off»?

Come già detto la transizione verso il nuovo digitale terrestre si dovrà concludere entro il primo gennaio 2023. Ciò si deve principalmente alle esigenze del mondo della telefonia. L’Unione Europea ha infatti ceduto la banda frequenza a 700 Mhz agli operatori di telefonia mobile, al fine di poter estendere la copertura della nuova rete di connettività 5G. I canali televisivi verranno perciò trasmessi su nuove frequenze, con conseguente aumento di risoluzione e qualità.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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