Italia e Estero

Difende il figlio e viene picchiato, muore nel Palermitano

L'esterno dell'ospedale Civico di Partinico fotografato oggi, 27 dicembre 2010. alla relazione stilata dalla commissione dell'Azienda Sanitaria 6 di Palermo emergerebbe che il cesareo sulla donna, la cui neonata è morta poco dopo, sarebbe stato effettuato con diverse ore di ritardo. Potrebbe essere questa una delle cause che hanno provocato la morte di Katia Federica, deceduta il 23 dicembre dopo la nascita nell'ospedale Civico di Partinico. ANSA / MICHELE NACCARI
L'esterno dell'ospedale Civico di Partinico fotografato oggi, 27 dicembre 2010. alla relazione stilata dalla commissione dell'Azienda Sanitaria 6 di Palermo emergerebbe che il cesareo sulla donna, la cui neonata è morta poco dopo, sarebbe stato effettuato con diverse ore di ritardo. Potrebbe essere questa una delle cause che hanno provocato la morte di Katia Federica, deceduta il 23 dicembre dopo la nascita nell'ospedale Civico di Partinico. ANSA / MICHELE NACCARI
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PALERMO, 30 MAR - Un uomo di 45 è morto nell'ospedale Civico di Partinico (Palermo) per le ferite riportate dopo essere stato picchiato da due uomini. Secondo una prima ricostruzione l'uomo è sceso in strada per difendere il figlio di 17 anni che era stato aggredito da due giovani in largo Avellone perchè li aveva sgridati in quanto sarebbero passati ad alta velocità con l'auto per la strada. I due avrebbero picchiato il ragazzo davanti alla madre. La donna avrebbe chiamato in soccorso il marito e anche lui sarebbe stato massacrato di botte. Portato in ospedale è poi morto. Gli autori del pestaggio sono prima fuggiti e poi si sono consegnati ai carabinieri. Le indagini sono condotte dalla polizia. La vittima è Gioacchino Vaccaro, 45 anni, detto Gino. L'uomo aveva una rivendita di frutta e verdura proprio in largo Avellone a Partinico dove si è verificata la rissa. Al Civico è stato portato dai sanitari del 118 anche il figlio di 17 anni con ferite alla testa. Gli agenti di polizia stanno sentendo amici e parenti per cercare di ricostruire quanto è accaduto.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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