Delitto del ponte, tre colpi di pistola al cuore della vittima
Tre colpi di pistola al cuore, non una coltellata. A causare la morte di Sandro Tallarico, commerciante d'abbigliamento, l'uomo ucciso questa mattina sulla ciclabile del ponte di San Giorgio a Mantova, non è stato un fendente - come era emerso in un primo momento - vibrato con una lama, magari per rabbia. Ma una serie di colpi d'arma da fuoco. Uno scenario che muta e non di poco il verso delle indagini.
Fatale sarebbe risultato uno dei tre proiettili esplosi dall'assassino, andato a segno al bersaglio grosso: il cuore.
Tallarico, 57 anni, era originario di Luzzara (Reggio Emilia) e risiedeva a Roverbella (Mantova) dove gestiva un negozio di abbigliamento. In passato aveva gestito assieme alla moglie un negozio a Sirmione che poi aveva ceduto. Da oltre un anno aiutava il fratello nella storica cappelleria Tragni di piazza Marconi, nel centro di Mantova.
Come ogni mattina, l'uomo è arrivato da Roverbella, ha parcheggiato l'auto e poi ha imboccato a piedi la pista ciclabile per raggiungere il centro di Mantova. Qui l'ha atteso il suo assassino. Sul movente gli investigatori per ora mantengono il più stretto riserbo.
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