Del Bono incontra Mattarella a Bergamo: «Una grande emozione»
Bergamo e Brescia. Brescia a Bergamo. Nelle parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha ricordato come la nostra città sarà assieme al capoluogo orobico capitale della cultura il prossimo anno. E nell'abbraccio tra lo stesso Matterella e il sindaco della Leonessa, Emilio Del Bono, oggi in prima fila tra la folla di primi cittadini e amministratori che hanno preso parte alla giornata inaugurale dell'assemblea annuale dell'Anci, l'associazione nazionale dei comuni italiani.
Proprio prima dell'intervento del presidente nazionale dell'Anci Antonio De Caro e di quello del Capo dello Stato c'è stato il breve incontro tra Mattarella e Del Bono. Quest'ultimo non ha nascosto l'emozione, affidandola ad un post su Facebook.
Le parole di Mattarella
Lo stesso presidente della Repubblica non ha mancato un riferimento alla nostra città nel suo intervento: «Saluto particolarmente i cittadini di Bergamo, città bellissima, che la storia ha visto affermarsi e che la sua comunità mantiene viva e dinamica, inserita in un tessuto di attività e di relazioni, così sviluppate sul piano economico, sociale, civile e culturale. La terra che ha fatto dell’intraprendenza e della solidarietà un suo segno distintivo. Città chiamata a essere, con Brescia, Capitale della cultura».Tra i presenti, Sergio Mattarella ha incontrato anche monsignor Francesco Beschi, vescovo di Bergamo ma nato e cresciuto a Brescia.
Mattarella ha toccato vari temi nel suo discorso, da quelli di politica internazionale a quelli che riguardano la stretta attualità del Paese. Ha ricordato il ruolo centrale dei comuni, sancito anche nella Costituzione: «I Comuni sono l'Italia. La Costituzione sancisce il principio di uguaglianza per i cittadini e, naturalmente, vale per i Comuni, che devono essere messi tutti in condizione di adempiere ai compiti loro affidati, per poter concorrere a realizzare il principio costituzionale della pari dignità dei cittadini».
Nel ricordare, però, il ruolo determinante degli enti locali, il Capo dello Stato ha invitato i sindaci a non chiudersi nel «particulare», non limitandosi a tutelare gli interessi del proprio comune, perché sarebbe un danno per la comunità che si rappresenta e per l'interesse generale del Paese.
Il Presidente non ha mancato di ricordare anche il «monito severo alla responsabilità» che Bergamo ha lanciato durante la pandemia: « Resteranno scolpite nelle nostre menti le terribili immagini dei camion militari che portano via i feretri di tante persone morte a causa del virus, persone che in molti casi ci hanno lasciato senza il saluto dei familiari, senza una preghiera al loro funerale. Non le dimenticheremo. Celebrare qui l'assemblea dell'Anci vuol dire consapevolezza delle lezioni derivanti dalla pandemia».
Una precisazione importante anche alla luce delle recenti affermazioni del sottosegretario alla salute Marcello Gemmato che, in un intervento televisivo, aveva messo in dubbio l'efficacia dei vaccini nel contrasto alla pandemia da Covid-19.
Il Presidente Mattarella non ha mancato di menzionare la drammatica situazione del conflitto ucraino, ribadendo ancora una volta la posizione del Paese in merito alla risoluzione dell'invasione russa. Un plauso è andato anche all'operato «coeso» dell'Unione Europea, capace di fare fronte comune davanti all'aggressione: « Una reazione importante, che ha come orizzonte la costruzione di una pace giusta e necessaria, capace di restituire a quel Paese la piena indipendenza violata».
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