Dalla scuola alle Rsa: l'ordinanza della Regione punto per punto
Dalla mezzanotte che ci siamo lasciati alle spalle è in vigore la nuova ordinanza regionale lombarda che impone un ulteriore giro di vite per contrastare la diffusione dei contagi da coronavirus. In vigore - per ora - fino a venerdì 6 novembre, il provvedimento è frutto del confronto che si è svolto a Palazzo Lombardia con i sindaci dei capoluoghi lombardi, dei capigruppo di maggioranza e opposizione in consiglio regionale, del prefetto di Milano, Renato Saccone. Il governatore Fontana ha sottoposto il testo anche al ministro della Salute, Roberto Speranza.
Vediamo nel dettaglio tutte le nuove norme introdotte dal testo licenziato dalla Regione.
LOCALI E RISTORANTI. Sul fronte della movida serale, le attività di somministrazione di alimenti e bevande sia su area pubblica che su area privata (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, rosticcerie, pizzerie, chioschi) sono consentite sino alle 24; in tali attività dopo le ore 18 il consumo di alimenti e bevande è consentito esclusivamente ai tavoli; la misura di cui al presente punto non si applica agli esercizi situati lungo le autostrade e nelle aerostazioni. Lo stesso provvedimento vieta anche la vendita per asporto di qualsiasi bevanda alcolica da parte di tutte le tipologie di esercizi pubblici, nonchè da parte degli esercizi commerciali e delle attività artigianali dalle ore 18. Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio. Sono chiusi dalle 18 alle 6 i distributori automatici cosiddetti «h24» che distribuiscono bevande e alimenti confezionati, con affaccio sulla pubblica via; tale misura non si applica ai distributori automatici di latte e acqua. Sempre al fine di contrastare assembramenti è vietata dalle 18 alle 6 la consumazione di alimenti e bevande su aree pubbliche; è sempre vietato il consumo di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione nelle aree pubbliche compresi parchi, giardini e ville aperte al pubblico. Da ultimo ai sindaci è affidata la possibile di adottare ulteriori misure restrittive, anche in relazione al divieto assoluto di assembramento.
SCUOLA. Tra i principali punti si segnalano misure di prevenzione in ordine alle attività scolastiche. Nell'intento di alleggerire soprattutto le presenze sui mezzi del trasporto pubblico locale, le scuole secondarie di secondo grado e le istituzioni formative professionali secondarie di secondo grado organizzano le attività didattiche con modalità a distanza alternate ad attività in presenza, ad eccezione delle attività di laboratorio. Un aspetto - quello della didattica a distanza alternata a quella tradizionale - che vede di fatto la scuola bresciana già quasi totalmente allineata: questa è infatti la modalità già adottata in molti degli istituti superiori bresciani. Raccomandazioni in ordine alle attività universitarie: agli atenei, nel rispetto della specifica autonomia, è raccomandato di organizzare le proprie attività, al fine di promuovere il più possibile la didattica a distanza.
RSA. La nuova ordinanza rinnova ed estende fino al 6 novembre il divieto di accesso già in essere per i visitatori a utenti presenti all'interno di unità di offerta residenziali. «L'accesso alle strutture delle unità di offerta residenziali della Rete territoriale da parte di familiari/caregiver e conoscenti degli utenti ivi presenti è vietata, salvo autorizzazione del responsabile medico ovvero del Referente Covid-19 della struttura stessa (esempio: situazioni di fine vita) e, comunque, previa rilevazione della temperatura corporea all'entrata e l'adozione di tutte le misure necessarie ad impedire il contagio», si legge.
SALE GIOCHI E BINGO. Contestualmente l'ordinanza sospende da oggi l'attività delle sale giochi, sale scommesse e sale bingo, ma anche il ricorso alle slot machines in altri esercizi commerciali.
SPORT DI CONTATTO. La Regione Lombardia ha disposto la sospensione degli sport di contatto dilettantistici a livello regionale e locale: «Sono sospese tutte le gare, le competizioni e le altre attività, anche di allenamento, degli sport di contatto, come individuati con provvedimento del Ministro dello Sport del 13 ottobre 2020, svolti a livello regionale o locale - sia agonistico che di base - dalle associazioni e società dilettantistiche.
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