Italia e Estero

Dal 2014 oltre 2500 migranti morti in mare tra Turchia e Grecia

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ROMA, 27 NOV - "Sei bambini sono tra le otto persone che hanno perso la vita - due giorni fa - nel Mar Egeo. I bambini viaggiavano insieme ad altre 40 persone su un piccolo gommone attraverso la rotta migratoria del Mediterraneo orientale tra la Turchia e la Grecia. Le nostre più sentite condoglianze vanno alle famiglie di tutti coloro che hanno perso la vita nell'ennesima tragedia che ha segnato queste coste. Dal 2014 almeno 2.508 persone - tra di loro bambine e bambini - hanno perso la vita nel Mediterraneo orientale, la maggior parte delle quali in fuga da conflitti e povertà". Lo sottolinea Regina De Dominicis, direttrice Ufficio regionale dell'Unicef per l'Europa e l'Asia centrale e Coordinatrice speciale per la risposta ai rifugiati e ai migranti in Europa. "Esortiamo i Governi a utilizzare il Patto su Migrazione e Asilo per rafforzare il loro impegno per la salvaguardia dei bambini. Ciò deve includere la garanzia di percorsi sicuri, legali e accessibili per i bambini che cercano protezione e che cercano di ricongiungersi con i membri della famiglia. Operazioni coordinate di ricerca e soccorso in mare, sbarchi sicuri, forme di accoglienza su base comunitaria e accesso ai servizi di asilo sono fondamentali per evitare queste morti del tutto evitabili e garantire la protezione dei bambini". In particolare, sono 2.508 le persone morte o scomparse lungo la rotta migratoria del Mediterraneo orientale tra il 2014 e il 21 ottobre 2024, secondo i dati raccolti dal progetto Missing Migrants dell'OIM.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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