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Da videosorveglianza Caivano alert ai carabinieri, due arresti

Facevano parte di un gruppo malavitoso che, tra l'altro, chiedeva il pizzo a privati cittadini, commercianti e imprenditori di Caivano e non solo che stavano facendo lavori con l'ecobonus 110%, le quattro persone arrestate (tre in carcere e uno ai domiciliari) dai carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Casoria (Napoli). I militari dell'arma hanno notificato agli indagati un'ordinanza emessa dal gip di Napoli su richiesta della Dda partenopea: i reati contestati dagli inquirenti sono associazione di tipo mafioso nonché di estorsione, tentata estorsione, detenzione di armi e favoreggiamento aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare un gruppo camorristico operante sul territorio di Caivano e zone limitrofe. Arresto in carcere del gip per Michele e Aniello Leodato, 55 e 29 anni e per Ferdinando Sorvillo, 47 anni; ai domiciliari invece per Michele Gaglione, 49 anni. Per gli investigatori i Leodato hanno risposto, almeno fino all'aprile del 2022, alle direttive di Antonio Angelino, ritenuto al vertice dell'omonimo clan di Caivano, proprio nell'imposizione delle estorsioni. Sorvillo, invece, metteva a disposizione del clan la sua autorimessa e per la Dda svolgeva il ruolo di intermediario tra il clan e le vittime. Gaglione, detto "Michele o' marcianisano", invece, avrebbe aiutato alcuni degli indagati a eludere le indagini. ANSA/CARABINIERI ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING NPK
Facevano parte di un gruppo malavitoso che, tra l'altro, chiedeva il pizzo a privati cittadini, commercianti e imprenditori di Caivano e non solo che stavano facendo lavori con l'ecobonus 110%, le quattro persone arrestate (tre in carcere e uno ai domiciliari) dai carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Casoria (Napoli). I militari dell'arma hanno notificato agli indagati un'ordinanza emessa dal gip di Napoli su richiesta della Dda partenopea: i reati contestati dagli inquirenti sono associazione di tipo mafioso nonché di estorsione, tentata estorsione, detenzione di armi e favoreggiamento aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare un gruppo camorristico operante sul territorio di Caivano e zone limitrofe. Arresto in carcere del gip per Michele e Aniello Leodato, 55 e 29 anni e per Ferdinando Sorvillo, 47 anni; ai domiciliari invece per Michele Gaglione, 49 anni. Per gli investigatori i Leodato hanno risposto, almeno fino all'aprile del 2022, alle direttive di Antonio Angelino, ritenuto al vertice dell'omonimo clan di Caivano, proprio nell'imposizione delle estorsioni. Sorvillo, invece, metteva a disposizione del clan la sua autorimessa e per la Dda svolgeva il ruolo di intermediario tra il clan e le vittime. Gaglione, detto "Michele o' marcianisano", invece, avrebbe aiutato alcuni degli indagati a eludere le indagini. ANSA/CARABINIERI ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING NPK
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NAPOLI, 05 FEB - Nelle strade di Caivano girava un furgone sospetto. I carabinieri della locale compagnia hanno iniziato le indagini e inserito la targa del Fiat Doblò nel software del sistema di video sorveglianza cittadina installato dal commissario straordinario di Governo. Questa notte il sistema ha inviato l'alert ai militari dell'Arma che si sono recati nella zona della segnalazione. I carabinieri hanno individuato il furgoncino nel distributore IP di via Sannitica. Due persone sono state bloccate mentre stavano riempiendo delle taniche di benzina utilizzando 8 carte di credito carburante per un valore di 1.700 euro. I 58 litri di carburante sono stati restituiti al proprietario mentre i due, di 39 e 40 anni, sono stati arrestati e dovranno rispondere di indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti e furto.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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