Da Regione Lombardia 3 milioni di euro per realizzare foreste urbane
Fino a qualche decennio fa erano più le persone che vivevano in contesti rurali, ma le stime per i prossimi 10 anni annunciano invece un cambio di rotta, peraltro già ampiamente intuibile: nel 2030 il 70% della popolazione vivrà in città. Con tutte le immaginabili conseguenze che questo comporterà. L’inquinamento, la riduzione costante delle risorse naturali e di suolo, i cambiamenti climatici, tutto questo ha un impatto sulla qualità della nostra vita.
Fortunatamente sta crescendo (grazie anche ai giovani) una sempre maggiore consapevolezza ambientale, e così il verde scende in campo per mitigare gli effetti negativi riconducibili ad una crescita incontrollata delle città e dei paesi. Va esattamente in questa direzione la decisione presa da Regione Lombardia, la Giunta, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi Fabio Rolfi, che ha approvato uno stanziamento da 3 milioni di euro destinato agli enti locali per interventi di forestazione urbana.
Il bando
Il bando, che aprirà al termine dell’estate, sarà rivolto a comuni e unioni di comuni con popolazione di oltre 20.000 abitanti. Il contributo sarà pari al 100% delle spese e consentirà di finanziare progetti per la creazione di nuovi boschi nelle aree urbane e periurbane e di sistemi verdi lungo le reti ciclabili, di interesse regionale o sovracomunale, comprensivi dell’acquisto dei terreni (superfici da 1 a 10 ettari in proprietà o da acquisire).
«Vogliamo un riequilibrio verde in territori a forte urbanizzazione - ha detto Rolfi - creando boschi urbani che abbiano funzioni ricreative, paesaggistiche e di mitigazione delle alterazioni dell’ecosistema. Le città più belle sono quelle più verdi, più ricche di boschi tenuti bene e valorizzati. È la prosecuzione naturale di un progetto complessivo che ha visto nel biennio 2020/2021 un investimento da 9 milioni di euro per 95 boschi urbani in tutta la Lombardia e da 10 milioni di euro per le infrastrutture verdi».
Entrando nel dettaglio del bando, nell’assegnazione dei fondi sarà data priorità ai progetti che prevedono la collaborazione con vivai lombardi, attraverso veri e propri contratti di coltivazione, e il recupero di ex aree produttive, discariche o superfici precedentemente asfaltate, cementificate o impermeabilizzate, specialmente nei capoluoghi di provincia. «Concentriamo gli investimenti nei grandi centri urbani laddove gli effetti del surriscaldamento si sentono di più - ha proseguito Rolfi - per favorire i benefici evidenti della presenza del verde in termini di mitigazione climatica».
Lo scenario
Guardando ancora più in là nel tempo, un rapporto dell’International resource panel, istituito dall’Onu nell’ambito del Programma per l’Ambiente (Unep), prevede che entro il 2050 ben 2 miliardi e mezzo di persone si trasferiranno in città, con un aumento del consumo di risorse naturali anche fino al 125%. «Aumentare la superficie boschiva nelle città, con progetti di qualità, significa migliorare la vita dei cittadini - continua Rolfi -. C’è una crescente sensibilità su questo tema sia da parte degli enti pubblici che della popolazione. Per questo vogliamo che si crei una rete territoriale a tutti i livelli istituzionali per fare in modo che gli interventi non siano solo singoli, ma rientrino in una programmazione ampia e capillare in tutta la regione».
Non resta ora che attendere l’esito del bando, sicuramente un’opportunità da non lasciarsi sfuggire. Sarà banale dirlo, ma un bosco necessita di tempo per crescere, non c’è quindi tempo da perdere.
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