Italia e Estero

Da oggi sarà possibile scaricare la nuova app «Immuni»

L’applicazione sarà sugli store da questo pomeriggio, ma attiva solo nelle Regioni test
Un'infografica dedicata al funzionamento delle app di tracciamento come Immuni mostrata su uno smartphone - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Un'infografica dedicata al funzionamento delle app di tracciamento come Immuni mostrata su uno smartphone - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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A partire da oggi l’applicazione per il tracciamento in funzione anti-contagio da oggi, secondo quanto si apprende, dovrebbe poter essere scaricabile dagli store di Apple e Google. Il download dell’applicazione potrà essere effettuato da chiunque in tutt’Italia, probabilmente nella seconda parte della giornata, dal pomeriggio. Ma il sistema - che dovrebbe allertare su chi è stato a contatto con un positivo al Coronavirus - sarà attivo solo nelle Regioni che aderiranno alla fase di sperimentazione. C’è, infatti, una fase di test che precede il rilascio a livello nazionale.

A fare da apripista per la sperimentazione del dispositivo, al suo esordio in largo ritardo rispetto alla tabella di marcia annunciata dall’Esecutivo, sarà la Liguria. L’annuncio è arrivato direttamente dal governatore Giovanni Toti: «C’è stata una lunga riunione con il Governo sull’app Immuni, che va un po’ affinata, ma la sperimenteremo in Liguria perché tutto quello che può essere un aiuto è giusto metterlo alla prova e può aiutare i nostri medici».

Come funzionerà? Al primo accesso si chiederà all’utente - che dovrà avere più di 14 anni - di specificare la provincia in cui si trova, un dato utile alle autorità sanitarie «per mostrare informazioni rilevanti a livello locale all’utente se un contatto a rischio viene notificato». Nessun dato sarà condiviso con terze parti, se non in forma aggregata, anonima e per scopi di ricerca. La Lombardia, comunque, ormai da mesi ha utilizzato e implementato l’app «AllertaLom», nata per gli alert della Protezione civile, con annesse funzionalità per raccogliere dati utili all’emergenza sanitaria tramite questionari, così da individuare, ad esempio, eventuali focolai, ma anche per condurre analisi statistiche ed epidemiologiche.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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