Da domani in Lombardia prenotazioni aperte per il vaccino contro il vaiolo delle scimmie
Da domani, mercoledì 10 agosto, alle 12 sarà possibile prenotarsi sul portale regionale per la vaccinazione contro il vaiolo delle scimmie per alcune persone con determinati requisiti (li spieghiamo qui sotto).
Lo comunica la direzione generale Welfare di Regione Lombardia in una nota che fa seguito della riunione di ieri dell'unità di coordinamento per la gestione dell'epidemia del vaiolo delle sciemmie.
I vaccini verranno somministrati dai Centri per la prevenzione delle Infezioni Sessualmente Trasmesse (centri IST/MTS) delle ASST/IRCCS lombarde. Sarà utilizzato il vaccino Jynneos, che è un vaccino realizzato per il vaiolo, malattia dichiarata eradicata nel mondo nel 1980. Jynneos già nel 2019 era stato autorizzato anche contro il vaiolo delle scimmie dalla Food and Drug Administration (Fda), l’agenzia governativa statunitense che si occupa della sicurezza e della regolamentazione di cibi e farmaci. A luglio il ministero della Salute lo ha autorizzato temporaneamente per il vaiolo delle scimmie in Italia.
Le dosi messe a disposizione in tutto il paese sono duemila e sono ripartite in base all’andamento dei contagi, al momento per il 70% in residenti a Milano.
A chi sono destinate le dosi
Secondo le indicazioni di Regione Lombardia, questa prima tranche di vaccini è indirizzata a persone con meno di 45 anni (nel comunicato si scrive però «indicativamente») che abbiano avuto una possibile esposizione diretta al virus (quindi a chi sa di aver avuto un contatto con un positivo al vaiolo delle scimmie), o che siano uomini che fanno sesso con uomini e in generale a quanti hanno avuto di recente rapporti sessuali con più partner, hanno partecipato a eventi di sesso di gruppo e a incontri sessuali in locali, club, cruising e saune, hanno avuto un’infezione sessualmente trasmessa nell’ultimo anno o associano al sesso il consumo di droghe chimiche.
Il riferimento agli orientamenti sessuali e alle abitudini sessuali è dovuto al fatto che lo studio cui si fa riferimento per il focolaio attuale di vaiolo delle scimmie ha individuato una circolazione prevalente tra persone gay e bisessuali, bianche e d’età media di 38 anni. L’articolo pubblicato su The New England Journal of Medicine specifica che nel campione analizzato (528 infezioni in 16 stati) si sospetta che il 95% delle infezioni sia avvenuto per trasmissione sessuale. Significa che è probabile che la trasmissione sia avvenuta attraverso atti sessuali, ma che non è l’unico modo in cui il vaiolo delle scimmie passa da una persona all’altra, come spiega un articolo del magazine di Humanitas. La trasmissione dell’infezione da persona a persona si verifica infatti «tramite contatto stretto con qualcuno che ha un’eruzione cutanea da vaiolo delle scimmie, mediante il contatto faccia a faccia, pelle a pelle, bocca a bocca o bocca a pelle, compreso il contatto sessuale». Può avvenire anche «attraverso il contatto con oggetti contaminati (fomiti), come vestiti, asciugamani, lenzuola, dispositivi elettronici, superfici».
Per quanto riguarda le vaccinazioni in Lombardia, al momento della somministrazione un medico effettuerà l’anamnesi per verificare eventuali controindicazioni e la rispondenza ai requisiti stabiliti dal ministero della Salute.
Cos'è il vaiolo delle scimmie
Il vaiolo delle scimmie è un’infezione virale che viene trasmessa dagli animali all’uomo ed è causata dal monkeypox virus appartenente alla famiglia Poxviridae (la stessa famiglia del vaiolo). Al contrario del SarsCov2, non è un virus emergente: il primo focolaio è stato individuato nelle scimmie nel 1958, mentre il primo caso nell’uomo risale al 1970.
Il primo focolaio fuori dall'Africa è stato registrato nel 2003 negli Stati Uniti. Per la prima volta nel 2022 sono stati segnalati diversi focolai in stati membri dell'Unione europea, non dovuti a viaggi né all'importazione di mammiferi. Per questa ragione l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato il vaiolo delle scimmie un’emergenza di salute pubblica internazionale.
I principali sintomi sono febbre, superiore ai 38°C, spossatezza, presenza di vescicole e linfonodi ingrossati. L’infezione, nella maggior parte dei casi, ha un decorso positivo.
Ufficialmente, sono cinque i casi positivi al vaiolo delle scimmie a Brescia.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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