Da Brescia alla Tanzania a lezione di solidarietà

La Fondazione «Giuseppe Tovini» ha recentemente presentato, attraverso il volume «Progetto Tanzania», l’esperienza personale e ideale svolta in Africa da studenti di diversi istituti scolastici superiori del territorio bresciano. L’impegno della Fondazione Tovini nell’ambito dell’educazione alla pace, alla mondialità e alla cooperazione internazionale, ha condotto alla pubblicazione di questo testo che si offre all’attenzione della nostra comunità quale testimonianza di come i partecipanti, studenti, docenti e altri volontari, possano fare un’esperienza formativa di grande valore umano all’interno del proprio percorso scolastico.

È la condivisione di ideali e di forti valori umani che ha portato alla pubblicazione di questo libro, fortemente voluto dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Brescia, quale frutto di un progetto coordinato dalla Fondazione Tovini che da anni è concretamente impegnata a diffondere questi valori. È un libro capace di raccontare l’esperienza «coinvolgente» di gruppi di studenti di quarta superiore del territorio che si propone come esperienza di alternanza scuola lavoro denominata ora dal Miur, in modo significativo, «Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento» in quanto ne concretizza pienamente le finalità.

È un’esperienza autentica, quella vissuta dai protagonisti che arricchiscono il loro bagaglio di competenze, non solo tipiche dell’indirizzo di studio prescelto ma, primariamente, trasversali. Il valore formativo è forte, perché la sua rilettura può orientare le scelte future dei partecipanti; il contesto stesso in cui vengono agite le competenze richieste (Tanzania) è ben diverso da quello a cui studenti e docenti sono abituati.

Il progetto, nato dalla collaborazione tra la Fondazione Tovini e l’ISS «Dandolo» di Corzano, poi estesa all’Itis «Benedetto Castelli» e all’Istituto «Tartaglia-Olivieri» di Brescia, ha visto, in un decennio, centinaia di studenti recarsi nella regione di Iringa per realizzare, con la supervisione del docente Irc, Antonio Bonetti, progetti di sviluppo rurale, ma anche attività sociali e culturali a favore della popolazione locale, soprattutto le mamme e i loro bambini.

Il testo è realizzato attraverso una raccolta di testimonianze degli studenti stessi. Il curatore del volume, prof. Domenico Simeone della facoltà di Scienze della formazione dell’Università Cattolica di Brescia, presenta il racconto dei ragazzi come «fresco ed immediato, fatto di parole ed immagini, ricco di suggestioni pedagogico-educative», una nuova prospettiva per una scuola che apre le porte al mondo e diventa un vero e proprio «laboratorio di cittadinanza». Una scuola che prepara gli alunni non solo a vivere nel mondo di domani, ma a trasformarlo in un mondo migliore grazie al contributo di ciascuno. Le tragiche vicende di questi mesi non devono chiuderci nella nostra pur difficile prospettiva: il mondo e soprattutto quello più lontano da noi deve rimanere la prospettiva ideale dei nostri ragazzi.