Crollo Firenze, flash mob Cgil per le morti sul lavoro

FIRENZE, 28 APR - Un minuto di 'rumore' ed un flash mob in un luogo simbolo per le morti sul lavoro, il cantiere Esselunga di via Mariti dove il 16 febbraio 2024 hanno perso la vita cinque operai. Sono le iniziative organizzate questa mattina a Firenze dalla Cgil in occasione della Giornata mondiale della salute e sicurezza sul lavoro. Il flash mob è andato in scena poco prima che arrivasse la notizia dell'infortunio mortale sul lavoro in cui ha perso la vita un 59enne in una cava di marmo sulle Apuane, nella zona Fantiscritti in località Miseglia, nel comune di Carrara (Massa Carrara). Sotto un grande striscione con scritto "La sicurezza sul lavoro è un diritto", appeso sul cantiere Esselunga, sindacalisti Cgil e rappresentanti Rls di varie aziende e realtà del territorio fiorentino con caschetti da lavoro e cartelli hanno inscenato un flash mob, prendendo a turno la parola, prima di dare vita a un minuto di rumore per chiedere "giustizia" per le vittime sul lavoro, e spiegando l'importanza dei referendum dell'8 e 9 giugno su questi temi. "Oggi è una giornata importante per scuotere le coscienze di fronte alle tante stragi sul lavoro - ha sottolineato il segretario della Cgil fiorentina Bernardo Marasco -. Le morti sul lavoro non sono mai morti per caso e ci sono sempre delle ragioni. Tra i cinque referendum che andremo a votare l'8 e 9 giugno abbiamo un quesito che rimette la responsabilità di quello che avviene negli appalti in capo al committente. Questo è un elemento importantissimo per la sicurezza sul lavoro, perché consente di avere sempre la possibilità che il committente non si possa lavare le mani di quello che succede in un incidente sul lavoro. L'8 e il 9 di giugno abbiamo la possibilità di dare un segnale perché le morti non siano sempre ritenute inevitabili e non ci sia qualcuno che non è chiamato alla responsabilità". Dopo il flash mob la Cgil Firenze ha organizzato un'assemblea sui temi della sicurezza sul lavoro.
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