Crisi in Kashmir, il Pakistan renderà il pilota indiano catturato

Una giornata fra tensione e tentativi di mediazione, se non di vero e proprio dialogo. Non senza prove muscolari e atti distensivi. La crisi del Kashmir fra India a Pakistan fa registrare altre 24 ore di profonda incertezza nel medioriente.

La giornata si è aperta con le ripetute violazioni del cessate il fuoco da parte dell'esercito pachistano nella zona di Poonch, in Kashmir, lungo la cosiddetta linea di controllo, sul confine con l' India. Così almeno secondo l'agenzia di stampa indiana Ians. Per il settimo giorno consecutivo, i militari pachistani schierati sul confine hanno sparato colpi di
mortaio e bombardato. Ufficiali dell'esercito indiano ha detto di avere risposto con forza ai colpi di mortaio. Tutte le scuole sono rimaste chiuse e gli abitanti dei villaggi della zona sono stati invitati a restare all'interno delle loro abitazioni.

Nel frattempo i tentativi di placare la crisi tra le due potenze nucleari - anche sulla scorta delle pressioni internazionali in tal senso - il Pakistan si è detto pronto a riconsegnare all'India il pilota del caccia abbattuto ieri durante una battaglia aerea sul Kashmir, «se questo serve alla de-escalation». Così il ministro degli Esteri di Islamabad, Shah Mehmood Qureshi, aggiungendo che New Delhi ha consegnato al Pakistan il dossier su un attentato compiuto il 14 febbraio nel Kashmir indiano che ha ucciso almeno 40 militari e per il quale l' India ha accusato il Pakistan. «Esamineremo il dossier con il cuore aperto, se lo avessero mandato prima e chiesto la risposta del Pakistan, non ci sarebbe stato bisogno di un attacco», ha aggiunto Qureshi riferendosi ai raid aerei indiani compiuti martedì nel territorio pachistano del Kashmir contro un gruppo armato che ha rivendicato l'attentato. Raid che hanno provocato la reazione pachistana di ieri.

Il pilota dovrebbe essere rilasciato entro domani, come successivamente precisato dal premier di Islamabad Imran Khan come «gesto di pace». Nel frattempo, sempre dal Pakistan viene invocata la mediazione della Turchia, mentre già le autorità saudite e quelle russe si sono affrettate a fornire la loro disponibilità per una mediazione. 

E se il governo di Modi ha comunque adito le vie diplomatiche, le autorità militari indiane non hanno mancato di sottolineare come le contromisure di esercito ed aviazione siano pronte a rispondere alle violazioni pakistane, a testimonianza delle quali sono state mostrati anche i resti di un missile Amraam Aim-120 sganciato da un F-16 pakistano.

Certo resta una situazione di caos, soprattutto nei cieli: decine i voli cancellati tra l'Asia, l'Europa e il Medio Oriente e migliaia di passeggeri bloccati a causa della chiusura degli spazi aerei nel nord dell'India e in tutto il Pakistan.