Covid, sui voli dalla Cina a Malpensa quasi 1 positivo su 2: il Governo dispone l'obbligo di tampone
Quasi un passeggero su due, tra quelli che il 26 dicembre sono arrivati a Malpensa dalla Cina a bordo di due voli, sono risultati positivi al Covid dopo il tampone non obbligatorio predisposto dalla Regione Lombardia.
«Sul primo volo - ha spiegato l'assessore di Regione Lombardia al Welfare Guido Bertolaso - su 92 passeggeri sono 35 (38%) i positivi. Nel secondo, su 120 passeggeri 62 (il 52%) sono positivi». Adesso «abbiamo attivato la procedura per il sequenziamento - ha concluso - domani mattina avremo i primi risultati».
I numeri
«Questi sono numeri che devono far riflettere e che richiamano tutti all'attenzione», ha spiegato l'assessore Bertolaso dopo che, su due voli giunti dalla Cina a Malpensa sono stati trovati positivi 97 passeggeri su 212, ovvero il 45,7%.
Secondo i dati forniti da Regione Lombardia, dei 212 passeggeri controllati a bordo dei due velivoli solo due erano diretti nel Bresciano o per maggior precisione nel territorio di competenza di Ats Brescia, dei quali uno solo è risultato positivo al tampone effettuato all'arrivo a Malpensa.
Schillaci: «Tampone obbligatorio»
La prima reazione sortita dalle verifiche espletate a Santo Stefano in Lombardia è stata la decisione del ministro della Salute Orazio Schillaci di trasformare in obbligatorio l'accertamento della eventuale positività per chi arriva dalla Cina: «Ho disposto, con ordinanza, tamponi antigenici Covid 19 obbligatori, e relativo sequenziamento del virus, per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina e in transito in Italia. La misura si rende indispensabile per garantire la sorveglianza e l'individuazione di eventuali varianti del virus al fine di tutelare la popolazione italiana. Riferirò più dettagliatamente nel corso del Consiglio dei Ministri convocato oggi» ha reso noto Schillaci.
«Situazione sotto controllo»
«La situazione in Italia è sotto controllo, per quello che riguarda la Lombardia l'incidenza dei casi Covid presenta numeri inferiori rispetto alla media italiana nel mese di dicembre. Un quadro positivo per la Regione, lo stesso dicasi per l'occupazione in area medica (12%) e anche per le terapie intensive che non arrivano al 2% dei pazienti». Così Guido Bertolaso, assessore al Welfare di Regione Lombardia, durante una conferenza stampa a Palazzo Lombardia. «Questo - ha sottolineato - è dovuto alla vaccinazione massiva che è stata fatta in questa Regione».
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